UN MERCATO FATTO DAL CAMMEO

Continua il momento negativo in sala di contrattazione nella seduta di Mortara. La scarsa domanda in auge ormai da alcune settimane porta sempre più in calo le quotazioni, sulla falsa riga di quanto avvenuto tra lunedì e martedì (leggi).

CAMMEO UNICO RISO RICHIESTO

Le variazioni negative occorse interessano le voci Selenio e Centauro tra i risi tondi, i lunghi B, i lunghi A da parboiled e i similari di Carnaroli. La caratteristica comune tra questi comparti è l’abbondanza di risone rimanente nei magazzini dei risicoltori confronto alle annate passate. Questo fa si che i produttori propongano maggiormente tali varietà, seppur anch’esse poco commerciate in borsa. La mancanza di richiesta li costringe ad accettare le offerte al ribasso che in questo momento le industrie propongono per tutto il risone sul mercato, rendendole ufficiali a listino.

Unica varietà che viene ricercata dalle riserie è Cammeo. Ciò grazie ad una maggiore interesse all’acquisto dei compratori turchi, la principale valvola di sfogo per questo riso. A conferma di tale tendenza vi è la mancanza della dicitura nominale per la voce Baldo, di cui fa parte. Tale precisazione è al contrario presente in tutte le altre rimaste invariate, pressoché non scambiate in sala di contrattazione.

TONDI IN CONTINUA DISCESA, LUNGHI B SOTTO I 50 €/Q

Per quanto riguarda Selenio e Centauro la variazione è un allineamento a quanto già visto ad inizio settimana. Il prezzo di riferimento resta 65 €/q lordi. Nonostante questo recente passo indietro rimane però difficile vendere questi risi, come tutti i grani tondi. Sembra quindi lecito attendersi ulteriori deprezzamenti, già ventilati per Omega, Sole e Terra, alla luce di offerte economiche da parte dei compratori, non corrisposte, comprese tra i 50 ed i 55 €/q lordi, secondo quanto riferito dagli operatori. Nuovo passo indietro per i lunghi B, annunciato dagli esperti di mercato già nelle scorse sedute vista la grande disponibilità e le importazioni. La quotazione ufficiale diventa 48 €/q lordi, scendendo sotto la soglia psicologica dei 50 €/q lordi che molti risicoltori hanno affermato considerare il minimo prezzo accettabile ai costi attuali.

LUNGHI A IN CALO ANCHE NEL MERCATO INTERNO

Anche i lunghi A da parboiled continuano la loro discesa a listino. La nuova variazione porta la quotazione ufficiale a 67,50 €/q lordi, valore minimo da diverso tempo. Gli operatori già ad inizio settimana comunicavano la possibilità di vedere ulteriori cali per questo riso. Si parlava di 65 €/q lordi come offerta dell’industria per le partite proposte dai risicoltori. In questo comparto la domanda è pressoché nulla, essendo difficilissimo trovare canali di commercializzazione del prodotto lavorato ai prezzi attuali. Le giacenze sono maggiori rispetto all’anno scorso, nonostante il calo produttivo occorso, ulteriore elemento che dimostra la grande difficoltà avuta per tutta il mercato nell’export (-24% secondo Ente Risi), principale destinazione del comparto.

Primi passi indietro per un riso da interno. I similari di Carnaroli scendono di 5 €/q, essendo calato il consumo di questo riso a causa dei prezzi elevati sugli scaffali. Questo gruppo merceologico, inoltre, è l’unico tra i risi da risotto ad avere giacenze maggiori dell’anno scorso, circa un 35% in più secondo quanto riferito da Paolo Ghisoni. Gli altri lunghi A non sembrano in procinto di cali, essendo meno disponibili. L’assenza di domanda diffusa, tuttavia, fa sì che in caso di volontà di vendita anche per questi risi le offerte possano essere al ribasso. In questo frangente, infatti, la scelta più saggia pare essere non forzare la vendita, attendendo che le riserie tornino a cercare merce, se non si vuole svalutare il proprio prodotto. Autore: Ezio Bosso.