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SCARICA IL DECRETO SUL RISO BIO

da | 13 Set 2018 | NEWS

E’ stato pubblicato il decreto che consente la tracciabilità del riso biologico (scarica il DM-2018-7-18_AgricolturaBiologica_13660_2221 ) Comporta l’obbligo di indicare eventuali superfici a biologico o in conversione ad agricoltura biologica nella denuncia di superficie. I risicoltori che non avessero ancora presentato la denuncia di superficie – spiega l’Ente Risi – sono invitati a farlo specificando le  eventuali superfici a biologico oppure in conversione ad agricoltura biologica, mentre i risicoltori che avessero presentato la denuncia di superficie senza aver indicato eventuali superfici a biologico oppure in conversione ad agricoltura biologica dovranno ripresentarla con le informazioni richieste dal decreto. Il decreto – che rende possibile i controlli di tracciabilità – prevede che nella denuncia di superficie venga indicato l’organismo di controllo designato. Tale informazione dovrà essere inserita nell’apposito campo previsto nella denuncia cartacea oppure, in caso di presentazione della denuncia tramite il portale web dell’Ente risi, dovrà essere selezionata nel campo “Organismi di controllo” che comparirà dopo aver cliccato sul pulsante “In conversione Bio” oppure sul pulsante “Biologico”. FederBio ha sottolineato che «ora è necessario che Ente Risi e ministero assicurino un monitoraggio a sistema dei dati sulle rese produttive e sulle quantità commercializzate, dato che i singoli organismi di certificazione potranno verificare solo i dati delle aziende che controllano direttamente». Significa che il singolo organismo di certificazione potrà vedere solo i dati di tracciabilità dei propri “controllati”, per cui se la riseria o qualche passaggio intermedio è controllato da altri non vedrà quei dati. Più nel dettaglio, potrebbe capitare – ci spiegano in Federbio – che una resa che è ritenuta congrua da un organismo di certificazione potrebbe non esserla per un altro. Oppure qualche organismo di certificazione potrebbe non controllare i dati con la necessaria tempestività e attenzione. Ma soprattutto significa che nessun organismo di certificazione avrà la visione globale del mercato generato dall’insieme dei dati di superficie e di transazione: ecco perché Federbio si appella a Ente Risi e ICQRF (Ministero) affinché non deleghino solo ai singoli organismi di certificazione l’utilizzo e l’analisi dei dati generati dal nuovo sistema.

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