La settimana appena conclusasi ha visto la domanda in leggera crescita (leggi l’ultima analisi). Ciò ha causato il rincorrersi di nuove voci di apprezzamenti, dopo il periodo di contrazione vissuto tra dicembre e gennaio. Nel weekend il ritorno della Fiera in Campo, organizzata come consueto da Anga – giovani di Confagricoltura Vercelli-Biella. Abbiamo intervistato Benedetto Coppo, presidente di Confagricoltura Vercelli-Biella (primo a sinistra nella foto con i vertici di Confagricoltura e il ministro Pichetto Fratin), per tirare le somme della manifestazione appena conclusa, analizzando il momento di mercato della risicoltura. (AGGIORNAMENTO DATI SONDAGGIO!)
«DOBBIAMO TUTELARE IL NOSTRO PRODOTTO»
«La domanda è apparsa in crescita nelle sedute della scorsa settimana – afferma il risicoltore-. Vedremo se ciò perdurerà anche in questa, portando in tensione le quotazioni. Vedo possibili nuovi apprezzamenti in diverse voci a listino, che potrebbero portare le valutazioni di alcune varietà ai massimi dell’annata, visti fino a dicembre. Ad esempio i lunghi B credo possano tornare a 50 €/q lordi. In questo comparto ad influire molto sull’andamento del prezzo sappiamo esserci le importazioni dai PMA. Noi risicoltori chiediamo maggiore reciprocità, in termini socio-economici e sanitari, del prodotto di provenienza extra Ue con quello europeo, che presenta degli standard decisamente superiori, o una barriera all’ingresso che tuteli i nostri maggiori sforzi. Venerdì abbiamo ascoltato il presidente di Ente Risi, Paolo Carrà, parlare dell’inserimento di una dazio, simile a quello previsto dalla vecchia Clausola di Salvaguardia, nella revisione dell’accordo SPG. L’obbiettivo, oltre al reinserimento, è che interessi tutto il riso oggi importato a dazio zero e non solo l’Indica, visto l’aumento di arrivo di japonica occorso negli ultimi anni. Appare chiaro come sia molto complesso ottenere nuovamente una vittoria su questo fronte ma noi rappresentanti del settore stiamo lavorando con il massimo impegno in questa direzione».
«LA SUPERFICIE A RISO SI DECIDERÀ NEI PROSSIMI MESI»
«Un fattore che potrà influire sul mercato nel prossimo futuro sarà l’investimento di superficie a riso. Se dovesse calare molto potrebbero esserci apprezzamenti a fine campagna di commercializzazione. La contrazione di ettarato sarebbe, tuttavia, una pessima notizia per il settore, che rischia di perdere fette importanti di mercato in favore del riso importato. Sono molti gli agricoltori, soprattutto nelle province di Novara e Pavia, in dubbio per la prossima campagna. C’è il rischio concreto che il calo di investimento sia maggiore di quanto predetto dal sondaggio semine di Ente Risi (-8.000 ha, ndr). Questo si è svolto a gennaio quando la speranza di un inverno meno siccitoso dello scorso non era ancora stata minata dalla realtà. Le precipitazioni dei prossimi mesi saranno decisive per decretare le scelte di molti colleghi. Nello scorso weekend la Fiera in Campo ha riportato un po’ di pioggia qui e neve sulle montagne, come tradizione. Tale apporto non è chiaramente risolutivo, ci auguriamo che ad esso segua una crescita degli eventi piovosi e nevosi che soddisfino i fabbisogni della prossima annata agraria.» (AGGIORNAMENTO DATI SONDAGGIO!)
«UNA FIERA DI SUCCESSO»
«Parlando della manifestazione siamo soddisfatti delle numerose partecipazioni di addetti ai lavori e non nel corso della tre giorni – continua Coppo -. Abbiamo, inoltre, potuto ospitare occasioni importanti di incontro per l’agricoltura nazionale in ben due momenti. Il Consiglio Nazionale di Anga, tenutosi sabato, e l’importante convegno di apertura di venerdì. In esso abbiamo potuto trattare i temi caldi della risicoltura italiana ed europea con figure istituzionali del livello del Ministro Pichetto Fratin, del vice-presidente del Senato Centinaio, dell’Onorevole Comba (in rappresentanza del Ministro Lollobrigida) e dei presidenti di Confagricoltura ed Ente Risi, Giansanti e Carrà (leggi il resoconto del convegno). Dal confronto é emerso che mercoledì si terrà un incontro ministeriale, alla presenza del Primo Ministro Meloni, sul tema siccità, con la possibilità di nominare un commissario per la gestione emergenziale della risorsa irrigua. Scelta che presenta pro e contro e sulla quale attendiamo con attenzione gli sviluppi». Autore: Ezio Bosso.
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