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SEMINE IN ASCIUTTA SOTTO PROCESSO

da | 4 Ago 2015 | NEWS

Cadmio

asciuttaTutto il mondo (non risicolo) crede che la semina del riso in asciutta permetta di risparmiare acqua. Tutto il mondo (risicolo) sa che non è così. Tant’è vero che al termine di un vertice organizzato dall’associazione irrigua Est Sesia con le confederazioni agricole, si è “concordato in merito alla necessità, superata l’attuale emergenza, di avviare un confronto in merito alle tecniche colturali che negli ultimi anni si stanno sempre più diffondendo, a partire dal riso seminato in asciutta, ed alla sostenibilità delle stesse rispetto alla gestione della rete ed alle disponibilità irrigue. La siccità di questo periodo, che purtroppo si sta ripetendo con preoccupante frequenza, ha infatti riproposto il tema della pratica irrigua della sommersione, con l’errata convinzione che il riso così coltivato sia una coltura esageratamente idroesigente; in realtà la risicoltura padana svolge una preziosa funzione di accumulo di acqua nella falda freatica grazie al sistema risaie-canali. Tale fenomeno contribuisce a mitigare gli effetti delle magre lungo il corso del fiume Po, che si generano normalmente nei mesi più caldi e con precipitazioni scarse (giugno, luglio e parte di agosto)” come recitano i comunicati emessi da Coldiretti e Confagricoltura, che sul contrasto alla siccità hanno ritrovato una linea comune.

La riunione è servita a coordinare delle “azioni straordinarie per gestire l’attuale grave crisi nel luglio più caldo e siccitoso degli ultimi 100 anni” a Novara, Vercelli e Pavia. Il mese di luglio, è stato osservato, è stato il più caldo dell’ultimo secolo con temperature massime più alte di oltre 6 gradi rispetto alla media degli ultimi trenta anni e da oltre 45 giorni non si hanno precipitazioni significative su tutto il nord ovest: la concomitanza di questi fenomeni ha determinato da una parte una forte crescita delle esigenze irrigue delle colture e dall’altra un progressivo calo delle disponibilità derivabili soprattutto dal Po e dalla Dora Baltea, fondamentali adduttori della rete dei Canali Cavour, con pesanti ripercussioni sull’intero comprensorio irrigato dall’Est Sesia.  Fino ad oggi si è riusciti a scongiurare criticità più consistenti solo grazie al Lago Maggiore dove, anche grazie al livello d’invaso estivo mantenuto fino ai primi giorni di luglio a 1.25 metri sopra lo zero idrometrico, nonostante le resistenze di alcuni, si è garantita la stabilità delle derivazioni irrigue sia dell’Est Sesia che del Consorzio Est Ticino Villoresi. Purtroppo, con il perdurare della mancanza di precipitazioni, già nei prossimi giorni anche le derivazioni dal Lago Maggiore dovranno subire drastiche riduzioni, è stato annunciato. (03.08.2015)

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