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PRIMI ECO-SCHEMI IN SPAGNA

da | 2 Set 2020 | Internazionale

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Le Cooperative Agro-alimentari Extremadura in questi mesi hanno lavorato, nell’ambito dei settori agricolo e zootecnico, sulla proposta di eco-regimi che è stata trasferita al Ministero dell’Agricoltura attraverso Cooperativas Agro-alimentarias de España. Gli eco-regimi si configurano come un nuovo intervento, inserito nel primo pilastro della Pac, basato su pratiche agricole benefiche per il clima e l’ambiente che devono rispondere a tre obiettivi ambientali specifici legati al cambiamento climatico e all’energia sostenibile; allo sviluppo sostenibile e alla gestione efficiente delle risorse naturali; alla protezione della biodiversità, ai servizi ecosistemici e alla conservazione degli habitat e dei paesaggi. Questo nuovo eco-schema proposto dalle Cooperative dell’Estremadura, insieme al Consiglio del Riso del territorio, fa riferimento alla conservazione di sistemi di alto valore in colture permanentemente allagate, come la coltivazione del riso, che valorizzano i servizi ecosistemici degli habitat circostanti e promuovono la biodiversità, costituendo aree di alto valore ecologico che offrono una grande diversità di habitat e che ospitano un gran numero di specie di flora e fauna. Questo perché le coltivazioni allagate, con un flusso praticamente costante di acqua di qualità durante i mesi da maggio a ottobre, forniscono le risorse alimentari necessarie e un habitat adatto alla flora e alla fauna. Inoltre, la coincidenza del periodo degli allagamento con il periodo di siccità del clima offre la possibilità di ospitare altri uccelli il cui habitat ridotto in questo periodo dell’anno risulta ridotto. Da notare inoltre che le strutture di irrigazione e di drenaggio consentono il riutilizzo dell’acqua per l’arricchimento biotico delle lagune interne e permettono di utilizzarla in altri settori (ambientale, turistico, ittico, venatorio…). In questo modo viene proposto un pagamento per ettaro per le colture che vengono allagate in modo permanente, a seconda della zona di produzione, per un minimo di 5 mesi consecutivi (4 in condizioni di semina diretta) e che fanno parte e sostengono ecosistemi di particolare interesse in termini di biodiversità e di paesaggio. La gestione e il controllo di questa proposta di eco-regime per la coltivazione del riso verrebbero effettuati utilizzando immagini satellitari e, se opportuni, controlli in loco. La giustificazione dei costi di questo eco-schema risponde ad aspetti quali il costo opportunità dovuto al fatto di non avere la possibilità o di rendere difficile la realizzazione di altre alternative di coltivazione, il costo aggiuntivo nel controllo delle erbe infestanti causato dalla coltivazione in ambiente acquatico, il costo aggiuntivo nella semina, conseguenza del fatto di dover utilizzare una dose di sementi superiore a causa dei danni causati dalla fauna selvatica e il costo aggiuntivo della gestione dell’acqua e dei residui delle colture per mitigare le emissioni di gas serra come il metano e il protossido di azoto.  Cooperativas Agro-alimentarias Extremadura ritiene che l’integrazione e la complementarità di questo eco-regime con le misure rafforzate di condizionalità e di sviluppo rurale del secondo pilastro della PAC siano giustificate. Pertanto, ha espresso l’auspicio che questo eco-regime integri e rafforzi ulteriormente gli effetti ambientali positivi degli impegni specifici delle misure agroambientali da applicare nella coltivazione del riso.

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