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LA SPAGNA SI MOBILITA CONTRO I PMA

da | 22 Dic 2017 | Internazionale

Anche il settore risicolo spagnolo scende in campo e manifesta la sua sofferenza per la concorrenza dei paesi Eba: Manuel Cano, presidente della Federazione risicola spagnola, ha invitato l’Ue a imporre una quota per limitare l’ingresso del prodotto a dazio zero. Durante la XVII Giornata Riso, organizzata da Asaja-Siviglia e Federazione Riso di Siviglia, che si è tenuta nei giorni scorsi, Cano ha presentato la situazione dei mercati europei, dove l’andamento dei in calo è giù «perché l’Unione europea continua a privilegiare i paesi poveri. Un atteggiamento che può essere comprensibile, ma fino ad un certo punto», ha lamentato.

Cano si riferisce al trattato EBA (Tutto tranne le armi), con la quale l’Unione Europea permette l’ingresso in riso da paesi asiatici senza dazi. Cano ha definito questa situazione «una concorrenza sleale per il nostro riso». Ha aggiunto che a questo accordo si aggiungono i quantitativi frutto di accordi bilaterali con altri paesi, come il Vietnam. In realtà «è in procinto di rinnovare l’accordo commerciale con il Vietnam, il che significa l’ingresso nell’Unione europea senza dazi di 80.000 tonnellate, oltre ai 400.000 già provenire da altri paesi EBA». Una richiesta che va a supporto di quella del settore risicolon italiano. Si vedrà se l’appoggio anche di altri Paesi produttori potrà finalmente portare ad una cambiamento di prospettiva per la Ue.

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