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IL PIEMONTE RIFINANZIA MA A CONFAGRICOLTURA NON BASTA

da | 30 Lug 2018 | Norme e tributi

Bodo
La Giunta piemontese, su proposta dell’assessore all’agricoltura Giorgio Ferrero, ha approvato l’incremento di 18,5 milioni di euro sul bando 2017 della misura del PSR 4.1.1 che finanzia l’ammodernamento delle aziende agricole sul piano del miglioramento del rendimento globale e della sostenibilità. Le nuove risorse saranno utilizzate per ridurre i consumi idrici, potenziare il rendimento energetico e il benessere animale, evitare il consumo di nuovo suolo, incrementare l’occupazione. L’incremento dei fondi permetterà di soddisfare le richieste di altre 310 aziende (209 di pianura e collina, 97 di montagna) escluse nelle graduatorie per esaurimento delle risorse impegnate sul bando. «Abbiamo fatto il possibile per permettere di accedere ai crediti del PSR sulla misura 4.1.1 al numero più alto possibile di aziende – spiega Giorgio Ferrero – riutilizzando risorse che erano avanzate da bandi precedenti. In questo modo siamo riusciti a esaurire la graduatoria delle aziende di montagna, quelle che operano in condizioni più difficili, e a soddisfare molte richieste anche di quelle di pianura e collina. Un impegno cui tenevamo particolarmente, visto l’impatto positivo sull’ambiente e la sostenibilità che questi ammodernamenti porteranno».

Confagricoltura però non sembra soddisfatta ed esorta la Regione a non fermarsi: «Prendiamo atto della decisione della Giunta regionale in merito all’incremento di 18,5 milioni di euro sul bando 2017 della misura del PSR 4.1.1 che finanzia l’ammodernamento delle aziende agricole sul piano del miglioramento del rendimento globale e della sostenibilità. E’ ora indispensabile – dichiara Enrico Allasia, presidente di Confagricoltura Piemonte – intervenire al più presto per individuare risorse finanziarie aggiuntive sufficienti per consentire lo scorrimento delle graduatorie del bando 2016 – operazione 4.1.2 del Psr che finanzia il miglioramento del rendimento globale e della sostenibilità delle aziende agricole dei giovani agricoltori». Attualmente – precisa Confagricoltura – ci sono ancora molte situazioni di giovani agricoltori che hanno ottenuto l’approvazione del piano d’insediamento, ma che non avranno la possibilità di realizzare o completare gli investimenti programmati, in quanto sono rimaste escluse dai contributi, pur possedendo i requisiti per poter essere finanziate. Si tratta di giovani imprenditori con il piano di insediamento approvato, che però non hanno la possibilità di farsi riconoscere le spese degli investimenti previsti per l’ammodernamento delle aziende in quanto il loro progetto non è in posizione finanziabile. Per di più, molti di questi giovani, hanno già realizzato gli investimenti, spesso anche consistenti e non hanno quindi potuto partecipare né al successivo bando Pacchetto giovani, né all’ultimo bando sull’operazione 4.1.1. «Chiediamo alla Regione un ulteriore sforzo – aggiunge Allasia – affinché possano essere utilizzate le economie finora maturate e, se queste ultime non dovessero risultare sufficienti, possano essere recuperate, attraverso opportune modifiche della tabella finanziaria del Psr, altre risorse non spese su misure che non hanno raccolto un sufficiente interesse da parte degli agricoltori o addirittura non sono state ancora aperte e quindi, con ogni probabilità, non potranno più esserlo sull’attuale programmazione». Autore: Luciano Pellegrini

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