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CAMBOGIA E TRACCIABILITA’, SI RIPARTE

da | 15 Set 2014 | NEWS

mario-guidi1Il diniego della Commissione europea ad applicare la clausola di salvaguardia contro il riso cambogiano e la legge del mercato interno sono i nodi con cui si apre la nuova campagna di commercializzazione del riso italiano, che viene raccolto in questi giorni. Domani a Novara, Confagricoltura riunirà i suoi dirigenti per ripartire e sarà sicuramente una riunione intensa. Sul tavolo, come detto, due dossier. Il (momentaneo) fallimento della richiesta italiana di sospendere le agevolazioni daziarie alla Cambogia, autorizzate dalla direttiva Eba, che stanno uccidendo l’indica nostrano: l’analisi presentata dal governo, predisposta dall’Ente Risi e dal Ministero dello sviluppo, è stata divulgata in esclusiva da risoitaliano e si può leggerne il contenuto nei seguenti post: http://www.risoitaliano.eu/risicoltori-in-piazza-ecco-perche/ e http://www.risoitaliano.eu/risicoltori-in-piazza-seconda-parte/ Uno scenario cui l’Europa dimostra di non credere, come ha rivelato nei giorni scorsi lo stesso Ente Risi: ora si tratta di pensare ad eventuali contromosse.

Ancor più intricata la riforma della legge sul mercato interno del riso. Il governo è stato delegato a formulare un testo su cui si possa raggiungere l’accordo della filiera entro un anno ma la proposta dell’Ente Risi, su cui c’è stato un primo accordo in maggio e che è stata divulgata in eslcusiva da Risoitaliano (cfr. http://www.risoitaliano.eu/mercato-interno-ecco-il-testo-dellaccordo/ ), non ha retto che poche settimane. Al centro dei diverbi, la composizione della griglia, il protocollo di tracciabilità e i parametri di qualità. La proposta dell’Airi di reinserire nella prima i gruppi Ribe e Thaibonnet, ma su base volontaria e non obbligatoria, si è scontrata con l’opposizione di Confagricoltura, che è favorevole a reintrodurre le citate varietà, ma solo in versione obbligatoria. Altro nodo: il protocollo di tracciabilità. Coldiretti lo esige, Confagricoltura non lo vuole… Come se la situazione non fosse già abbastanza intricata, più recentemente è scoppiato il caso dei difetti. Si è proposto di dividere il riso in varietà in griglia e non: quelle in griglia manterrebbero i parametri di qualità attuali, mentre quelle fuori griglia avrebbero maglie più ampie. Ciò allo scopo di uniformare i risi fuori griglia, quelli che sarebbero venduti senza il nome della varietà più competitivi con il prodotto d’importazione. Naturalmente, anche la questione delle miscele è rimasta sul tappeto. Malgrado i tentativi dei dirigenti ministeriali di appianare le questioni e procedere speditamente a un accordo, dimostrando in questo modo la propria efficienza, le divisioni sono risultate talmente elevate che a fine agosto il presidente di Confagricoltura Mario Guidi (foto piccola), con un’intervista esclusiva a Risoitaliano ( http://www.risoitaliano.eu/mercato-interno-via-i-sementieri/ ), ha annunciato di aver chiesto al Ministro di escludere Assosementi dal tavolo di filiera. I sementieri sono accusati di remare contro la riforma: la loro posizione è stata enunciata in una nota che si può leggere in http://www.risoitaliano.eu/assosementi-vogliamo-la-riforma-del-mercato-interno/

Per permettere a tutti i risicoltori di farsi un’idea del contenuto del dibattito in corso divulghiamo di seguito la bozza del protocollo variabilità su cui si sta lavorando. (15.09.14)

PROTOCOLLO per la TRACCIABILITA’ VARIETALE del RISO

che potrà fregiarsi del termine CLASSICO

 

 

Questo protocollo descrive gli adempimenti cui sono tenuti i soggetti che intendono:

  • coltivare e produrre in Italia risone delle varietà Arborio, Baldo, Carnaroli, Roma, S. Andrea, Vialone Nano,
  • trasformare e confezionare riso ottenuto dalla lavorazione del risone delle varietà sopra elencate, da commercializzare con l’indicazione del termine “classico” nella denominazione di vendita.

Con l’adozione del protocollo e il rispetto degli adempimenti elencati, si intende garantire la tracciabilità varietale a tutela del consumatore.

L’identificazione del prodotto, dal momento della semina a quello dell’immissione al consumo, è assicurata utilizzando, ove possibile, la documentazione (moduli, registri, certificati, ecc.) già utilizzata dalla filiera, con l’aggiunta di apposite annotazioni che facciano chiaro riferimento alla specifica tipologia produttiva (riso che può fregiarsi del termine “classico”).

I soggetti che adottano il protocollo sono sottoposti, oltre che ai consueti controlli delle autorità di vigilanza (ICQRF), ai seguenti controlli da parte dell’Ente Nazionale Risi:

  1. controlli documentali su tutti gli operatori per verificare la congruenza della documentazione presentata (denunce di superficie/produzione/rimanenza, CTR, ecc.),
  2. controlli a campione in loco per verificare la documentazione conservata e le registrazioni  effettuate.

 

Di seguito è riportato lo schema in cui sono elencati i requisiti previsti in ogni fase, per ciascun attore della filiera coinvolto nel processo disciplinato: risicoltore, trasformatore, Ente Nazionale Risi.

 

RISICOLTORE

FASE

REQUISITO

OGGETTO

DESCRIZIONE

Semina Identificazione delle superfici e delle varietà Il risicoltore deve, attraverso mappa aziendale e riferimenti catastali (eventualmente utilizzando copia della domanda PAC), identificare le superfici destinate alla produzione di risone delle varietà Arborio, Baldo, Carnaroli, Roma, S. Andrea, Vialone Nano
Esclusività Nell’ambito della/e varietà di risone scelta/e da destinare alla produzione di riso “classico”, il risicoltore deve conformare tutta la produzione aziendale al presente protocollo
Semente La semina delle varietà di risone da destinare alla produzione di riso “classico” deve avvenire con seme certificato ufficialmente secondo le norme vigenti. Devono essere conservati in azienda il documento di trasporto per l’acquisto seme e la fattura
Accesso al sistema di tracciabilità Presentazione modulo di adesione ad ENR Entro il 10 luglio, contestualmente alla presentazione della denuncia di superficie,  il risicoltore inoltra ad ENR il modulo di adesione al sistema di tracciabilità, accettando di sottoporsi ai controlli previsti e autorizzando l’inserimento del proprio nominativo nell’albo detenuto da ENR, reso disponibile sul sito web
Presentazione denuncia di superficie ad ENR Nella denuncia di superficie le superfici da destinare alla produzione di riso “classico” devono essere indicate utilizzando apposito codice varietale
Raccolta e stoccaggio Operazioni di raccolta Ogni varietà da destinare alla produzione di riso “classico” deve essere raccolta separatamente e deve essere registrata la data di raccolta
Essiccazione risone Ogni varietà da destinare alla produzione di riso “classico” deve essere essiccata separatamente e deve essere registrata la data di essiccazione
Identificazione dei locali di stoccaggio Ogni varietà da destinare alla produzione di riso “classico” deve essere posta in magazzino o contenitore separato e identificato
Presentazione denuncia di produzione ad ENR Nella denuncia di produzione, la produzione delle varietà  da destinare alla produzione di riso “classico” devono essere indicate utilizzando l’apposito codice varietale
Vendita risone Contratto di vendita Nel contratto di vendita deve essere indicato che il prodotto è destinato alla produzione di riso “classico”
Documenti di trasporto e fattura Nel documento di trasporto e nella fattura di vendita deve essere indicato che il prodotto è destinato alla produzione di riso “classico”, copia del documento deve essere conservata  in azienda
Rimanenza a fine campagna Presentazione denuncia di rimanenza ad ENR Nella denuncia di rimanenza,  la rimanenza delle varietà da destinare alla produzione di riso “classico” deve essere indicata utilizzando l’apposito codice varietale
Registrazioni Documentazione della tracciabilità Nel quaderno di campagna, o altro registro detenuto nell’ambito di un sistema di tracciabilità ufficialmente riconosciuto,  il risicoltore deve registrare superfici, produzioni, rimanenze delle varietà, data di raccolta ed essiccazione, identificazione dei magazzini, riferimento ai documenti di trasporto utilizzati per la vendita,  con dettaglio dei quantitativi consegnati

 

TRASFORMATORE

FASE

REQUISITO

OGGETTO

DESCRIZIONE

Acquisto risone Contratto di vendita Nel contratto di vendita deve essere indicato che il prodotto è destinato alla produzione di riso “classico”
Documento di trasporto Nei documenti di trasporto deve essere indicato che il prodotto è destinato alla produzione di riso “classico”, copia dei documenti deve essere conservata  in azienda
Stoccaggio Identificazione dei magazzini Ogni varietà da destinare alla produzione di riso “classico” deve essere posta in magazzino o contenitore separato e identificato
Lavorazione e confezionamento Scheda di lavorazione e confezionamento La lavorazione e il confezionamento devono avvenire separatamente rispetto al prodotto non tracciato. Deve essere indicato il riferimento al locale di stoccaggio del risone e ai lotti di prodotto ottenuto
Registrazioni Registri ENR Nel registro N deve essere riportata l’indicazione che il prodotto è destinato alla produzione di riso “classico”
Registri di magazzino Nel registro di magazzino deve essere riportata l’indicazione che il prodotto è destinato alla produzione di riso “classico”

 

 

 

ENTE NAZIONALE RISI

FASE

REQUISITO

OGGETTO

DESCRIZIONE

Accesso al sistema di tracciabilità Presentazione modulo di adesione ad ENR Entro il 31 luglio ENR inserisce nell’apposito albo i nominativi dei risicoltori che hanno presentato domanda di adesione al sistema di tracciabilità. L’albo è reso disponibile sul sito web dell’Ente
Presentazione denuncia di superficie ad ENR Nel sistema informatico di ENR le superfici da destinare alla produzione di riso “classico” sono indicate utilizzando l’apposito codice varietale
Stoccaggio Presentazione denuncia di produzione ad ENR Nel sistema informatico di ENR, la produzione delle varietà da destinare alla produzione di riso “classico” sono indicate utilizzando l’apposito codice varietale
Gestione delle partite di risone Nel sistema informatico di ENR, è previsto un controllo automatico che segnala, al momento dell’emissione dei documenti di trasporto, la disponibilità o l’esaurimento del quantitativo di risone destinato alla produzione di riso “classico”
Vendita risone e trasporto Documenti di trasporto Nel documento di trasporto emesso da ENR deve essere indicato che il prodotto è destinato alla produzione di riso “classico”, utilizzando l’apposito codice varietale
Rimanenze Presentazione denuncia di rimanenza ad ENR Nel sistema informatico di ENR, le rimanenze a fine campagna delle varietà da destinare alla produzione di riso “classico” sono indicate utilizzando l’apposito codice varietale
Controlli Documentali Tutti i documenti presentati o richiesti dai risicoltori e dai trasformatori sono sottoposti a controlli di congruenza
Ispettivi I risicoltori e i trasformatori coinvolti nel  sistema di tracciabilità sono sottoposti a controlli in loco a campione, per la verifica dei documenti detenuti e delle registrazioni effettuate.

 

 

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