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“AIUTI ACCOPPIATI, MENO DI CENTO EURO”

da | 16 Set 2014 | NEWS

confagricoltura“Doveva semplificarci la vita ed invece la nuova Pac porta la burocrazia a livelli parossistici”: l’incipit della relazione di Vincenzo Lenucci al convegno di stamane a Novara fa gelare il sangue. Presentato dalla presidente dell’Unione agricoltori Paola Battioli, il dirigente di Confagricoltura ha ricostruito il meccanismo dei pagamenti comunitari che scatterà dal 2015. “Avremo un sistema nuovo – quattro pagamenti sulle stesse superfici – e si comincerà riassegnando dal 31 dicembre i titoli, ma con una procedura più complessa del 2005” ha dichiarato. Ricostruendo i meccanismi del pagamento unico e della convergenza, dei premi ai giovani produttori e del greening, Lenucci è arrivato a determinare che “avremo una media del diritto di 200 euro a ettaro e il settore risicolo sarà penalizzato, perchè in genere gode di valori superiori” e “e in base a dove mi colloco, se sopra o sotto la media, questo valore potrà diminuire o aumentare negli anniu successivi”. Lenucci hadetto che il contributo sarà ridotto di circa il 15% nel 2015 e gradatamente si arriverà al 40% entro il 2019. Quindi, ha ipotizzato il caso di un’azienda risicola di 100 ettari: secondo le stime Confagricoltura, se oggi prende 90mila euro, vedrà quasi dimezzare il valore dei titoli (circa 500 euro) e – compreso il greening – i pagamenti scenderanno da subito a 79.500 euro per poi calare ulteriormente fino a cinquantamila. Per recuperare le perdite, i risicoltori potranno ricorrere ai pagamenti destinati ai giovani agricoltori e alle misure specifiche per il riso che potranno essere introdotte – questa è una novità – nei Psr. Esiste, è vero, l’aiuto accoppiato, ma non sarà sufficiente: secondo Lenucci, infatti, sempre restando all’esempio fatto, ha quantificato in “meno di cento euro ad ettaro” l’aiuto accoppiato che spetta a chiunque coltivi riso – anche senza disporre di diritti – mentre secondo il Ministero saranno almeno 120. Questi aiuti spettano se si rispetta il greening, che nel caso della risicoltura ha un impatto molto blando: se l’azienda risicola coltiva in sommersione almeno il 70%, è esente a patto che il restante trenta non superi i 30 ettari. Negli altri casi, la cultura principale non deve superare i tre quarti e la meno rappresentata occupare meno del cinque per cento. Il Greening è l’obbligo di coltivare almeno due colture in campo per le aziende da 10 Ha a 30 Ha e di tre colture per le aziende con più di trenta ettari. (16.09.14)

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