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AUTORIZZATO IL QUINCLORAC

da | 9 Apr 2015 | NEWS, Tecnica

governoAnche il Facet 25 FL ha ricevuto l’autorizzazione eccezionale. Lo comunica la Basf che produce il prodotto fitosanitario a base di Quinclorac. Si utilizza nei diserbi di post-emergenza contro i giavoni. L’autorizzazione è valida dal 9 aprile 2015 al 6 agosto 2015. In annate meteorologicamente variabili come quelle cui ci ha abituato il cambiamento climatico negli ultimi anni, questi prodotti sono indispensabili ed è per questo che il mondo agricolo ne richiede l’autorizzazione eccezionale. Come ha ricordato recentemente l’agronomo Giuseppe Sarasso, la ragione della necessità di usare questi prodotti è nella ricerca genetica  che punta «all’ottenimento di cultivar a taglia ridotta, ed a foglia eretta, con un miglior rapporto granella-paglia, un miglior rendimento fotosintetico, il tutto a vantaggio della produttività e  della resistenza all’allettamento. Queste caratteristiche – sottolinea tuttavia l’esperto – sono purtroppo spesso associate ad una bassa velocità di accrescimento della plantula nelle prime fasi di sviluppo, caratteristica che riduce l’utilità dell’acqua di sommersione, ampiamente utilizzata in passato, con le antiche cultivar, nel contenimento della più invasiva delle infestanti, il giavone (Echinochloa sp.). La plantula di giavone, se cresce sotto sommersione, si sviluppa più lentamente, e tende a privilegiare lo sviluppo delle foglie rispetto alle radici, aumentando la superficie di assorbimento degli erbicidi, rafforzandone l’azione. A causa del basso livello di ossigeno presente nelle acque di sommersione, e dei residui  di erbicidi applicati in presemina per il controllo di heteranthere e riso crodo, è divenuto necessario eseguire ripetuti drenaggi per favorire la radicazione del riso e per evitarne morie di germinelli. Dei drenaggi approfittano i giavoni, che sviluppano un robusto apparato radicale ed una ridotta superficie fogliare, limitando così l’assorbimento degli erbicidi  e la conseguente capacità di sopravvivenza, mediante l’emissione di ricacci. La revisione dei criteri di registrazione dei fitofarmaci imposta dalla Comunità Europea a partire dal 2009  ha imposto il ritiro dal commercio di molti principi attivi, ed ha reso più ardua l’introduzione di possibili sostituti». Scarica il comunicato Basf cliccando QUI. Per informazioni: http://www.agro.basf.it/agroportal/it/it/basf_agro_homepage.html (09.04.15)

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