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UN FORUM CON TROPPI FANTASMI

da | 15 Giu 2021 | NEWS

patuanelli

L’Ente Risi  si sta impegnando per attirare l’attenzione sui problemi del riso dopo un anno contraddittorio, che ha visto da un lato un incremento dei prezzi e dall’altro una perdita di peso politico del settore. Lo fa convocando per il 24 giugno il “4° Forum sul settore del riso europeo” che a causa del perdurare delle difficoltà legate al COVID-19 sarà organizzato in modalità da remoto. Ci si confronterà «sui temi che stanno preoccupando il settore» annuncia una nota. Il presidente dell’Ente Risi ricorda che «le passate edizioni ci hanno consentito di ottenere la clausola di salvaguardia e un budget specifico per la promozione del riso europeo e con questa edizione vogliamo portare l’attenzione su questioni strategiche come la modifica del regolamento relativo al sistema delle preferenze generalizzate, la nuova PAC, la reciprocità di regole tra Ue e paesi esportatori in termini ambientali in conseguenza dell’impegno chiesto ai produttori europei dalla Commissione tramite il documento Green Deal, l’etichettatura e rinnoveremo la richiesta di un budget specifico per la promozione del riso coltivato nell’Unione».

Tutti i punti toccati da Carrà in un anno sono passati dal segno positivo al segno negativo e i fantasmi non mancano: il rischio che un dossier sfugga di mano, nel momento in cui il governo pensa solo a come spendere i soldi del recovery fund, è alto. In particolare, preoccupano, come abbiamo più volte segnalato, la nuova Pac e la clausola di salvaguardia, ma anche la promozione ormai mostra la corda: se si prescinde dall’incremento di domanda di riso lavorato legata ai consumi privati generati dal lockdown e, per motivi uguali e contrari, la flessione di quella espressa dal canale Horeca, le ultime campagne di promozione, per quanto generosamente finanziate. non sono state rendicontate in termini di impatto sul mercato, né i bandi prevedevano che lo fossero. Per spendere in modo responsabile il denaro pubblico, sarebbe opportuna una valutazione quantitativa di tale impatto sui mercati scelti come target delle azioni promozionali. Questa scelta, però, sfugge alle competenze dell’Ente Risi e deve partire dall’organismo che finanzia le campagne stesse.

Tornando al Forum, considerata la modalità da remoto, sarebbe possibile e auspicabile che il Forum fosse accessibile a tutti ed è la richiesta che avanzeremo al presidente Carrà, se vorrà illustrarci il suo punto di vista, ben consapevoli che il Ministero delle politiche agricole (nella foto, il ministro Patuanelli) non ha mai gradito la trasparenza su queste discussioni. Sicuramente, l’impegno dell’Ente Risi nel tenere viva questa forma di confronto istituzionale, malgrado i suoi alti e bassi, dimostra la consapevolezza che la filiera ha bisogno di attenzione, anche se, come accade spesso, nelle fasi di mercato positive i risicoltori si curano poco del futuro. Autore: Paolo Viana

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