Buoni i risultati di settembre per l’export vietnamita, che ha raggiunto quota 500 mila tonnellate vendute all’estero per un valore di 225 milioni di dollari. Da gennaio a settembre, il valore esportato ha raggiunto i 4,6 milioni di tonnellate, per un totale di 2,03 miliardi di dollari, con un aumento del 21,7% in volume e del 19,5% di valore rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso. Spiegando questa notevole crescita del volume e del valore, un esponente del Ministero dell’Industria e del Commercio ha dichiarato: «La crescita ha riguardato importanti mercati come la Cina, la Malesia, le Filippine e il Bangladesh. Durante questo periodo sono stati firmati contratti di esportazione tra il Vietnam ed i suoi partner, tra cui un contratto di 150 mila tonnellate verso la Malesia e un’altra di 250 mila tonnellate in Bangladesh. Non molto tempo fa, il Vietnam ha vinto una gara d’esportazione di 175 mila tonnellate verso le Filippine». A questo si agginge l’accordo siglato tra la città vietnamita di Cân Tho e un partner iraniano per vendere in Iran, Paese che in passato non aveva mai acquistato riso dal Vietnam circa 100 mila tonnellate di riso entro la fine dell’anno. A queste intese commerciali di notevole rilevanza si aggiunge un altro fattore: il prezzo all’esportazione si è mantenuto ad un livello elevato. Inoltre è cresciuta la vendita di varietà di alta qualità, come i risi aromatici e gli japonica. Secondo la Vietnam Food Association(VFA), entro la fine dell’anno, la domanda di riso da mercati come Cina e Singapore rimarrà alta. Sulla base di questa situazione, il paese potrebbe arrivare ad esportare nel 2017 5,6 milioni di tonnellate di riso, secondo le previsioni della Vfa.