Che lo faccia per tutelare gli interessi dei risicoltori lomellini, come lo accusano di fare i risicoltori novaresi, o piuttosto, come dicono altri, per salvare il bilancio dell’Ente che presiede, Camillo Colli in questa seconda crisi dell’acqua si dimostra uno stratega nato. Alla conferenza stampa convocata dai risicoltori lomellini per fare quadrato intorno alla presidenza, il presidente ha preso la parola alla fine, con un coup de théatre.
«La Lomellina è sabauda» è stata la tesi sostenuta nel corso dell’intervento, che potete riascoltare nel video che pubblichiamo. Una lunga digressione storica per ricordare all’Ovest Sesia e al sistema dei consorzi (Anbi Piemonte e Anbi nazionale in testa) che una crisi di Est Sesia porterebbe a ridiscutere sia gli accordi di Coutenza sia l’organizzazione stessa della rete irrigua: anche, è la tesi implicita del suo intervento, a tirare fuori dal cassetto il vecchio progetto di unificazione dei consorzi che si spartiscono le acque della Dora e (non da soli) quelle del lago Maggiore.
DOSSIER INCASINATO
Un dossier incasinatissimo, insomma un progetto irrealizzabile. Tuttavia, un argomento capace di far avvitare la discussione e allontanare la resa dei conti, atteso che il Consorzio del Ticino ha accusato Est Sesia di aver rotto equilibri antichi e aver violato regole auree del mondo consortile. Al consorzio, attaccato nella stessa riunione anche dall’assessore all’ambiente della regione Piemonte Matteo Marnati, Colli manda non le manda a dire.
«Dobbiamo sicuramente prepararci a sfruttare meglio il Lago Maggiore, sia da parte della politica, sia da parte di tutti i regolatori. Questi devono imparare a coordinarsi meglio. Non possiamo più permetterci di lasciare inutilizzata l’acqua nel grande bacino che serve territori ampi e diversi. Dobbiamo imparare a essere flessibili, perché le sfide a cui siamo chiamati a rispondere sono davvero difficili. I ghiacci diventano sempre più marginali. A questi si aggiungono il cambiamento climatico sempre più pressante, e l’esposizione alla mancanza di acqua sempre più frequente. Chi si occupa di gestire la risorsa idrica deve quindi prepararsi a rispondere, in maniera veloce ed efficiente, a imprevisti sempre più frequenti». Savoia
LA LETTERA DI CARRA’ SAVOIA
Lunedì a Torino i consorzi Est Sesia, Ovest Sesia, Baraggia, Pesio e consorzio del Ticino si incontreranno con la Regione (a porte chiuse) per un primo confronto. L’ordine del giorno è la lettera con cui l’Ente Risi (cfr 16148 – CARTAPRES2INDIRIZZIFIRMATA), preoccupato per la siccità e per il cadmio, chiede di riprendere le fila di una collaborazione, sancita da un protocollo firmato dai maggiori enti consortili ma mai applicato.
Insomma, un momento delicato in cui Colli sfodera la baldanza delle truppe piemontesi. Truppo che usavano lanciarsi all’attacco delle linee nemiche urlando, appunto, “Savoia!” Autore: Paolo Viana Savoia
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