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«RISO VIET PIENO DI RESIDUI»

Cambogia
Troppi residui di agrofarmaci nel riso vietnamita. Gli esportatori di riso lavorato della Cambogia hanno dichiarato che i principali acquirenti europei hanno aumentato gli ordini dal loro paese e dalla Thailandia nel 2022 dopo aver scoperto che il riso lavorato vietnamita conteneva alti livelli di sostanze agrochimiche. Il riso vietnamita superava i limiti di sicurezza alimentare indicati dell’Ue. Questo nonostante l’accordo di libero scambio (Fta) tra l’Unione Europea e il Vietnam. Accordo entrato in vigore nell’agosto 2020.

TRICICLAZOLO ACETAMIPRID E BUPROFEZIN

Il direttore generale della Signatures of Asia Co Ltd, Chan Pich, ha dichiarato a Phnom Penh Post che, dopo l’accordo di libero scambio, l’Ue ha aumentato gli acquisti di riso lavorato vietnamita. Tuttavia sono stati rilevati una quantità di prodotti agrochimici [triciclazolo, acetamiprid e buprofezin] superiore a quella consentita dai limiti di sicurezza alimentare dell’Ue. La conseguenza è l’aumento degli ordini di riso lavorato in Cambogia e Thailandia, ha dichiarato Chan Pich, che aggiunge che affinché la Cambogia possa diventare un Paese agricolo verde, è necessaria una politica sull’uso di agrofarmaci e fertilizzanti.

IL RUOLO DEL SETTORE PRIVATO

Il settore privato deve contribuire all’effettiva attuazione di questa politica, in particolare incoraggiando gli investimenti nella lavorazione dei fertilizzanti biologici per uso domestico. Prodotti più naturali che secondo il direttore generale della Signatures of Asia Co Ltd, non solo riducono la tossicità dei terreni agricoli, ma fanno anche risparmiare denaro.  «Vogliamo che gli agricoltori inizino a cambiare le loro abitudini nell’uso di fertilizzanti e agrofarmaci», ha aggiunto Pich.

LE DICHIARAZIONI DEL MINISTRO CAMBOGIANO

Il Ministro dell’Agricoltura, delle Foreste e della Pesca Veng Sakhon ha dichiarato che l’approccio del governo è quello di ispirare gli agricoltori a incorporare buone pratiche agricole nella produzione quotidiana, in modo da non creare alcun rischio indebito per l’esportazione di prodotti agricoli, in particolare il riso verso l’Ue.
«Stiamo inoltre incoraggiando gli agricoltori a utilizzare fertilizzanti naturali per ridurre i costi e mantenere il terreno fertile a lungo, evitando l’uso di pesticidi che potrebbero danneggiare la qualità del suolo», ha dichiarato il ministro cambogiano.

RASSICURAZIONI SUI CONTROLLI DA PARTE DELLA CAMBOGIA

Nel frattempo, il portavoce del Ministero del Commercio Penn Sovicheat ha chiarito che il riso lavorato, insieme ad altri prodotti agricoli cambogiani, viene accuratamente ispezionato. L’ispezione avviene prima di poter essere esportato, soprattutto in Cina e in Europa.

«Per quanto riguarda le esportazioni di riso lavorato verso l’Europa e la Cina, siamo sempre molto cauti perché questi due paesi sono i nostri principali mercati. Quindi è imperativo che non permettiamo che questo accada. Si potrebbe danneggiare la nostra reputazione di Paese produttore di alimenti. Il nostro riso lavorato è il migliore al mondo. Il nostro riso si è classificato più volte al primo posto. Non abbiamo mai avuto problemi nell’Ue. Sebbene le loro condizioni sono rigide, possiamo comunque rispettarle», ha dichiarato.

Tra gennaio e maggio di quest’anno, la Cambogia ha esportato 88.167 tonnellate di riso lavorato in 23 Paesi europei, ha dichiarato la Cambodia Rice Federation. Questo rappresenta un aumento di oltre il 49% rispetto all’anno precedente.

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