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RISO, PREVISIONI 2023

riso previsioni

A febbraio i prezzi mondiali del riso sono aumentati complessivamente del 2%, ma con andamenti contrastanti a seconda dell’origine. Alla fine di febbraio, i prezzi tendevano a perdere vigore, segnando un aggiustamento dopo i forti aumenti registrati all’inizio dell’anno a causa della forte domanda del Sud-Est asiatico, nonostante l’arrivo di nuovi raccolti sul mercato.

PREZZI MONDIALI

Nel 2023, i prezzi mondiali dovrebbero rimanere fermi nel corso dell’anno, poiché l’India, il più grande esportatore mondiale, continua la sua politica di esportazione, mantenendo alti i prezzi del riso indiano, che resta comunque ancora molto competitivo rispetto ai principali concorrenti asiatici. A febbraio, i prezzi indiani sono aumentati del 5%. Negli Stati Uniti, i prezzi sono aumentati di un altro 3% a causa della scarsa disponibilità e di un mercato più attivo. Anche i prezzi vietnamiti sono aumentati, ma solo dell’1%. I prezzi tailandesi e pakistani si sono invece indeboliti, soprattutto a causa del rafforzamento del dollaro rispetto alle valute locali.

PRODUZIONE COMPLESSIVA MIGLIORE

Secondo le ultime previsioni, la produzione mondiale nel 2022/23 sarà migliore del previsto, anche se sarà inferiore dell’1,5% rispetto alla stagione precedente. Il commercio mondiale potrebbe diminuire del 5,6% nel 2023. A febbraio, l’indice OSIRIZ/InfoArroz (Ipo) è salito di 3,6 punti a 226,2 punti (base 100=gennaio 2000) dai 222,6 punti di gennaio. All’inizio di marzo, l’indice Ipo tendeva a scendere a 223 punti. Il rapporto mensile Inter-rice è realizzato da Patricio Méndez del Villar, ricercatore presso il Centre de Coopération Internationale en Recherche (www.cirad.fr).

LA PRODUZIONE PAESE PER PAESE

Secondo le ultime stime della Fao, la produzione mondiale di riso nel 2022 è scesa dell’1,5% a 778 milioni di tonnellate (516,6 milioni di tonnellate di base lavorata) contro i 790 milioni del 2021. La produzione è diminuita a causa delle cattive condizioni climatiche in Asia meridionale, soprattutto in Pakistan, dove i raccolti sarebbero diminuiti del 25%. In Cina la produzione è diminuita del 2%, così come in Vietnam. La produzione tailandese è invece aumentata del 4%. Negli Stati Uniti, la produzione è diminuita di un altro 16% a seguito di un nuovo calo delle aree di coltivazione del riso. Nel Mercosur, la produzione è scesa dell’11%, tornando ai livelli del 2019. Nell’Africa sub-sahariana, la produzione di riso è stata nuovamente interrotta dalla carenza di fattori di produzione e dalle inondazioni. Tuttavia, nel 2022/20233 la produzione potrebbe migliorare, soprattutto in Africa occidentale. Nel 2023, la produzione mondiale potrebbe nuovamente diminuire dell’1,5%. La riduzione riguarderebbe i principali Paesi produttori dell’Asia, dell’emisfero occidentale e dell’Unione Europea.

IL COMMERCIO

Nel 2022, il commercio mondiale di riso dovrebbe aumentare del 7%, raggiungendo i 55,8 milioni di tonnellate. Questa stima è stata rivista al rialzo in seguito all’allentamento delle misure restrittive sulle esportazioni da parte dell’India. Tuttavia, gli effetti della minore produzione mondiale nel 2022 dovrebbero farsi sentire sul commercio mondiale nel 2023, che dovrebbe diminuire del 5,6% a 52,7 milioni di tonnellate. In Asia, il fabbisogno di importazioni rimane stabile, mentre nell’Africa subsahariana le importazioni sarebbero aumentate del 6% nel 2022, soprattutto a causa della ripresa delle importazioni da Nigeria e Costa d’Avorio. Il fabbisogno di importazioni dovrebbe crescere anche nelle Americhe e nell’Unione Europea. Per quanto riguarda gli esportatori, le vendite indiane hanno raggiunto un nuovo record di 22,3 milioni di tonnellate, con un aumento del 4% rispetto all’anno precedente. L’India afferma così la sua leadership con il 40% delle esportazioni mondiali.

FOCUS ASIATICO

Nel frattempo, la Thailandia ha recuperato il secondo posto nella classifica mondiale, davanti al Vietnam, grazie a una forte attività di esportazione alla fine del 2022. Le scorte mondiali di riso alla fine del 2022 sarebbero aumentate dell’1% a 196 milioni di tonnellate da 194,1 milioni di tonnellate nel 2021, e rappresentano il 38% del fabbisogno mondiale; rimangono al di sopra della media degli ultimi cinque anni. La diminuzione del 2% delle scorte cinesi è stata ampiamente compensata dal miglioramento del 16% delle scorte indiane nel 2022. Tuttavia, le riserve cinesi rimangono molto ampie, pari al 70% del consumo interno annuale e al 50% delle scorte mondiali. Nei principali Paesi esportatori, le scorte sono aumentate del 15% nel 2022, raggiungendo 60 milioni di tonnellate, pari al 30% delle scorte mondiali. Nel 2023, le scorte mondiali dovrebbero diminuire leggermente a 194,4 milioni di tonnellate a causa dell’annunciato calo della produzione mondiale nel 2022/2023.

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