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NUOVI ACCORDI PER LA THAILANDIA

da | 3 Apr 2021 | Internazionale

Thailandia

Arrivano importanti novità dal mercato del riso in Thailandia. Come evidenziato dal rapporto The Rice, elaborato con cadenza settimanale da Gaotrade, il riso thailandese WRLG 5% rotto è sceso a 513 dollari a tonnellata rispetto ai 515 dollari della scorsa settimana.

I commercianti di Bangkok hanno sottolineato che il mercato era tranquillo e che il continuo calo dei prezzi è dovuto in gran parte al tasso di cambio, dato che il baht tailandese si è indebolito rispetto al dollaro statunitense.

Accordi sul riso tra Thailandia ed Indonesia

Non solo, il governo tailandese firmerà un memorandum d’intesa (MoU) per vendere fino a un milione di tonnellate di riso all’anno in un accordo governo-governo (G2G) con l’Indonesia.

Secondo il ministro del commercio Jurin Laksanawisit, la firma del memorandum d’intesa riguarderà non più di un milione di tonnellate di riso bianco dal 15% al 25% all’anno per quattro anni.

Tuttavia, le vendite includono anche delle condizioni, che dipendono dalla produzione di riso dei due paesi e dal prezzo mondiale del riso.

Negli ultimi cinque anni, non sono stati effettuati accordi di riso G2G tra Thailandia e Indonesia, poiché il governo indonesiano ha avviato una politica di autosufficienza per quanto riguarda il riso e ha promosso la produzione interna.

Ciò nonostante, durante alcune annate l’Indonesia ha dovuto affrontare una carenza di disponibilità interna a causa di disastri naturali. La pandemia ha anche spinto l’Indonesia ad aumentare le importazioni per soddisfare la domanda interna e per stabilizzare i prezzi interni.

Riso per l’esercito di Myanmar

L’esercito della Thailandia, inoltre, ha negato di aver fornito riso alle unità delle forze armate di Myanmar (impegnate ad affrontare una dura condanna internazionale dopo il colpo di stato del 1° febbraio e per le sanguinose repressioni delle proteste contro il governo militare) , affermando che qualsiasi cibo inviato oltre il confine fa parte del normale commercio tra i due paesi.

I media thailandesi hanno riferito che l’esercito thailandese ha fornito 700 sacchi di riso  (di cui sono state mostrate le immagini dagli stessi media) alle unità dell’esercito del Myanmar al confine orientale del Myanmar, citando un funzionario della sicurezza non identificato che ha ribadito che questo scambio era stato effettuato per ordine del governo thailandese.

“L’esercito thailandese non sta rifornendo l’esercito del Myanmar e non c’è stato alcun contatto da parte dell’esercito del Myanmar che ha chiesto aiuto o che ha richiesto assistenza da parte nostra, perché hanno il loro onore”, ha affermato il maggior generale Amnat Srimak, comandante della forza Naresuan. “Se c’è qualcosa, penso che ci sia un commercio regolare ai normali valichi di frontiera”, ha detto Amnat. “Non stiamo bloccando gli scambi se avvengono in maniera conforme alla legge, seguendo le procedure doganali”.

Nessun risposta in merito da parte del portavoce del governo thailandese né dell’esercito del Myanmar.

I media thailandesi affermano che le unità dell’esercito del Myanmar che vengono rifornite vicino al confine sono state tagliate fuori dalle forze dell’Unione Nazionale Karen (Knu), un gruppo di insorti di minoranza etnica che ha accettato un cessate il fuoco con il governo del Myanmar nel 2012.

Un portavoce del Knu ha rifiutato di commentare. Il Knu ha dato il suo sostegno al movimento democratico di Myanmar e ha condannato il colpo di stato e la repressione dei militari.

Prezzi in aumento in Myanmar

L’agenzia delle Nazioni Unite per l’alimentazione ha detto martedì che l’aumento dei prezzi degli alimenti e del carburante in Myanmar dopo il colpo di stato militare del 1° febbraio rischia di minare la capacità di sostentamento delle famiglie più povere.

Il Programma Alimentare Mondiale (Wfp) ha riferito che i prezzi dei prodotti alimentari stanno aumentando: in alcune parti dello stato di Kachin, nel nord, il prezzo del riso era aumentato del 35%, mentre i prezzi dell’olio da cucina e dei legumi erano nettamente più alti in alcune parti dello stato di Rakhine, nell’ovest.

Il costo del carburante è aumentato del 15% in tutta la nazione dal 1 febbraio, sollevando la preoccupazione per ulteriori aumenti dei prezzi degli alimenti, ha detto.

“L’aumento dei prezzi del cibo e del carburante è aggravato dalla quasi paralisi del settore bancario, dal rallentamento delle rimesse e dai diffusi limiti alla disponibilità di denaro”, ha ribadito il Wfp.

Il direttore nazionale dell’agenzia, Stephen Anderson, ha sottolineato che i segnali sono preoccupanti: “Poiché stiamo vivendo la pandemia di Covid-19, se queste tendenze dei prezzi continueranno, mineranno gravemente la capacità dei più poveri e dei più vulnerabili di avere abbastanza a disposizione”.

Un portavoce del consiglio militare al potere non ha risposto alle richieste di commenti. I media statali questa settimana hanno riferito che gli agricoltori si aspettano buoni prezzi per i loro raccolti di cipolle e ceci.

Il Wfp, intanto, sta aiutando a sostenere più di 360.000 persone in Myanmar ( che un tempo era tra i principali produttori di riso dell’Asia), la maggior parte delle quali sfollate a causa del conflitto negli ultimi dieci anni.

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