Più certezze sui mercati finanziari e meno speculazione, con il provvedimento varato nei giorni scorsi dal Parlamento Europeo sulle norme relative ai mercati finanziari (MiFID II), che la federazione delle associazioni dei produttori e delle cooperative agricole Copa e la Cogeca ha accolto favorevolmente. Il voto, secondo la federazione, rappresenta una misura di buon senso, in quanto da un lato permetterà ai mercati di funzionare in maniera adeguata e dall’altro ai produttori di proteggersi dai rischi derivanti da mercati agricoli sempre più instabili. Il settore agricolo è stato appositamente inserito nella norma in questione. Le nuove indicazioni europee si applicano a tutti gli operatori di mercato, come le borse o altre piattaforme commerciali, banche, società e fondi di investimento o altri fornitori di servizi legati ai prodotti finanziari, e mirano a evitare una speculazione eccessiva. I requisiti sono correlati alla trasparenza e agli obblighi di protezione degli investitori. Il Copa e la Cogeca sostengono gli obiettivi della MiFID II, per aumentare la trasparenza sui mercati finanziari e avere operatori più responsabili sui mercati. «Accogliamo favorevolmente il voto espresso dal Parlamento europeo – ha ribadito il segretario generale del Copa – Cogeca, Pekka Pesonen – A fronte di mercati sempre più instabili, con i quali gli agricoltori debbono confrontarsi, e di una politica agricola comune (PAC) sempre più orientata al mercato, i mercati a termine svolgono un ruolo fondamentale nel permettere agli agricoltori di proteggersi dalla volatilità dei prezzi e di restare a galla». E ha aggiunto: «Il voto degli eurodeputati permetterà il corretto funzionamento dei mercati e lo sviluppo di nuovi contratti in settori che diventano meno regolamentati e più aperti alle forze del mercato. Un risultato che permetterà ai mercati di funzionare e a tutti i partecipanti di gestire la propria esposizione alla volatilità dei prezzi. Abbiamo lavorato a stretto contatto con la Commissione europea per garantire che gli agricoltori e le cooperative agricole fossero presi in considerazione».