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MERCATO SUPER TONDO

da | 12 Gen 2022 | NEWS

industria

Balzo in avanti del mercato dei tondi. Prima settimana a pieno regime per le sale di contrattazione con presenza quasi completa da parte degli operatori. Già la fine del 2021 aveva fatto osservare mercati vivaci in rialzo.

PIEMONTE: POSITIVO MERCATO TONDI

Riapertura lunedì a Novara dove i prezzi rimangono invariati ad eccezione del comparto dei tondi, che segna una plusvalenza in tutte le voci (Sole CL e similari min +35 €/t e max +75 €/t, quotazione 480 €/t – 550 €/t; Balilla – Centauro min +75 €/t  e max +75 €/t, quotazione 520 €/t – 550 €/t; Selenio min +45 €/t e max +45 €/t, quotazione 590 €/t – 620 €/t). L’aumento è tale da rimettere in linea le quotazioni con quelle emesse nelle ultime settimane dalle borse merci di Milano e Vercelli, rimaste aperte in tutto il periodo natalizio. I bollettini di questa settimana  in entrambe le città fanno registrare delle leggere variazioni. A Vercelli sono ancora in crescita “Sole CL” e “Balilla e similari” (+ 15 €/t sia sui minimi, sia sui massimi) che si attestano a min 541 €/t e max 565 €/t. Piccolo rialzo anche per “Roma e similari”, min +10 €/t e max +10 €/t rispettivamente a 400 €/t e 415 €/t;

MILANO: POSITIVO MERCATO TONDI

A Milano maggiore movimento con ben 6 varietà che cambiano la loro quotazione. In dettaglio crescono nel comparto dei tondi “Balilla e Centauro” e “Sole CL” di 10 €/t, sia nei massimi, sia nei minimi, attestandosi a min 530 €/t e max 560 €/, “Selenio” con +25 €/t è ora a min 605 €/t e max 625 €/t. Crescono anche Rome e Baldo di 10 €/t, arrivando a min 400 €/t e max 425€/t, Vialone Nano, ora a min 800 €/t e max 870 €/t.

LE TENDENZE

Il mercato trascinato dal gruppo dei tondi preserva la sua tendenza al rialzo. Andamento che dovrebbe mantenersi e consolidarsi nel prossimo futuro anche a causa del poco prodotto disponibile. Situazione sempre più complessa, infatti, sul fronte trasferimenti. Il dato ufficiale afferma che il 46% del prodotto è già stato trasferito ma, tenendo conto unicamente del prodotto mobilitato e non di tutto il venduto, è ben lontano dalla realtà. Attraverso il confronto con gli esperti del settore sappiamo che il prodotto venduto è ormai più del 60%. Indiscrezioni affermano che si sia già arrivati al 70%, e in alcuni comparti la situazione è ancor più critica. Il settore dei tondi ha ormai poche partite di prodotto disponibile, nonostante non manchi l’interessamento dell’industria. Industria che è sempre alla ricerca di merce appartenente a questo gruppo merceologico. La domanda si è dimostrata buona per tutte le varietà anche se si registrano meno richieste per i risi appartenenti alla griglia di Roma e Baldo, ormai quotati in linea con i lunghi A generici a causa delle difficoltà di commercio annose con la Turchia (mercato vocato per queste varietà).  Il comparto in cui si riscontra più prodotto disponibile è quello dei lunghi B.

RISONE DA RECORD

Mirko Bollo, mediatore vercellese, commenta l’andamento dei mercati dicendo: ‹‹È  il primo anno in cui intraprendo la carriera da agente merceologico e tutti i colleghi, con cui ho iniziato ad entrare in confidenza non mancano l’occasione di sottolineare l’anomalia dell’annata che ho scelto per incominciare. Era da tempo, infatti, che non si registravano variazioni di prezzo così frequenti ed elevate. Non era mai stato collocato il 70 % del risone disponibile nella prima metà della campagna, come è avvenuto in questa. Ad oggi l’andamento del mercato e molto stabile per quanto riguarda il gruppo dei lunghi B, a 40 €/q già da mesi. Circa i risi da interno e Ribe si registrano aumenti più contenuti, stabili da un paio di mesi. Discorso differente sul mercato tondi, cresciuto anche durante le festività. Varietà come Centauro, Sole e Omega da 50 €/q sono arrivati ad essere acquistati a 60 €/q in pochi giorni, a causa della bassa percentuale di prodotto ancora disponibile. Ciò fa presagire ulteriori rincari nel prossimo futuro. Per quanto riguarda i contratti di coltivazione si sta iniziando già a lavorare su alcune varietà e, nonostante ci siano parametri ben superiori rispetto al passato, la voglia da parte degli agricoltori di sottoscriverli è minima. Questo è dovuto alla recente instabilità nei prezzi.››

AUMENTI SOLO ALL’INIZIO?

‹‹Prima giornata di contrattazioni del 2022 alla borsa merci di Novara e listino che si adegua all’andamento registrato nelle ultime sedute a Milano e Vercelli – spiega Adelio Grassi, mediatore novarese. Durante la seduta l’industria ha dimostrato interesse su tutta la gamma delle varietà disponibili, elemento che potrebbe essere un preludio ad un ulteriore aumento dei prezzi sui listini futuri. In generale non si sono chiusi moltissimi contratti, come consuetudine nel mercato novarese del lunedì, spesso utile a scaldare i motori per la giornata di martedì che vede l’apertura della principale borsa merci italiana, Milano, e risicola, Vercelli.››

INDUSTRIA HA FAME DI RISO

Inseriamo in conclusione il commento dell’esperto tecnico Vincenzo Antonino, consulente Cap Nord-ovest, che afferma: ‹‹Continuano gli acquisti  da parte delle Riserie, mentre si prosegue con il ritiro di merce acquistata ad ottobre, novembre e dicembre. I prezzi pagati ai risicoltori soddisfano le aspettative e sembrano destinati a crescere ancora. L’industria è alla continua ricerca di prodotto, tanto da creare qualche difficoltà a chi aveva sottoscritto contratti in primavera in cui si assicuravano quantitativi di merce che, a causa delle grandine caduta in estate su alcune aziende, non si è più in grado di conferire. Tutti problemi risolti grazie alle documentazioni ufficiali di valutazione e quantificazione del danno.›› Autore Ezio Bosso

 

 

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