Le esportazioni di riso vietnamita hanno continuato ad affrontare numerose sfide nel primo trimestre del 2017: il Paese ha visto calare bruscamente le sue esportazioni rispetto al 2013. Lo riferisce l’agenzia cinese Xhinuanet, citando fonti locali. Le statistiche ufficiali hanno mostrato che nel periodo 2009-2013, il Vietnam era fra i tre maggiori esportatori di riso del mondo. Nel 2012, in particolare, il Vietnam ha superato la Thailandia per diventare il maggiore esportatore al mondo di riso, con oltre 7,7 milioni di tonnellate. Tuttavia, dal 2013, il volume delle esportazioni di riso ha continuato a diminuire, registrando il livello più basso degli ultimi sette anni nel 2016 con quasi 4,9 milioni di tonnellate di riso vendute all’estero. Secondo il Ministero dell’Agricoltura e dello sviluppo rurale (MARD), nel 1° trimestre, il Vietnam ha esportato in tutto 1,28 milioni di tonnellate di riso al mercato mondiale, guadagnando 566 milioni di dollari, in calo del 18,1 per cento in volume e del 17,3 per cento in valore anno su anno. Il prezzo medio di esportazione di questo trimestre ha raggiunto i 426 dollari la tonnellata, in calo dell’1,6 per cento anno su anno. Il calo delle esportazioni di riso del Vietnam è stato imputato alla diminuzione dei suoi mercati chiave tradizionali, tra cui la Cina e le Filippine. Anche se la Cina è vista come una sorta di ancora di “salvataggio” per le esportazioni, e continuerà ad esserlo, il Vietnam ha registrato segnali negativi anche in questa direzione, poiché la Cina ha alzato i suoi standard per quanto riguarda il riso importato da paesi dell’ASEAN, tra cui il Vietnam. Di conseguenza, dal 1° gennaio 2017, solo 22 aziende vietnamite sono state considerate qualificate per l’esportazione in questo Paese. Inoltre, la Thailandia sta scaricando le sue scorte di riso, un’operazione che ha abbassato il prezzo del riso a livello mondiale, mentre le Filippine, uno dei mercati chiave per il cereale vietnamita, ha recentemente annunciato che avrebbe smesso di acquistare dall’estero per proteggere la produzione nazionale, come ha confermato la Vietnam Food Association (VFA). Per meglio gestire gli stock interni nel mezzo di una situazione di mercato stagnante e nel picco del raccolto per le colture inverno-primavera nel Delta del Mekong, la VFA ha esortato le aziende locali a sostenere il mercato interno con la creazione di marche di riso di alta qualità per soddisfare le esigenze dei consumatori locali e ridurre le pressioni sull’esportazione. Per facilitare la creazione dei marchi, la VFA ha proposto al Governo vietnamita di ridurre l’imposta sul valore aggiunto dal cinque per cento a zero nei prossimi 5-7 anni.