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IL QUADERNO DI CAMPAGNA NON È CONTAGIOSO

da | 16 Apr 2020 | NEWS

In questo tormentato periodo, gli agricoltori si stanno dimostrando all’altezza di sostenere una situazione di estremo disagio, dando prova della loro alta professionalità fatta di competenze e scrupolosità. E’ indispensabile che questa professionalità sia documentata con altrettanta precisione. Vi ho già parlato di HACCP e dell’importanza rivestita dal corso di formazione e dal manuale da redigere. Una visione più completa è data però dal termine tracciabilità del prodotto.

Per tracciabilità si intende la “STORIA” completa del cereale messo in commercio, iniziando dalla lavorazione del terreno per arrivare alla consegna del riso alla riseria o per chi rivende il proprio prodotto, direttamente al consumatore. In questa ottica, diventa protagonista assoluto il quaderno di campagna, che non sarà più un documento compilato al fine di soddisfare un eventuale controllo, ma sarà il biglietto da visita del riso prodotto.

Molti consumatori identificano il riso con il nome della riseria che lo ha commercializzato, ignorando le molteplici varietà che la nostra agricoltura produce. Le caratteristiche organolettiche delle singole varietà, si prestano alla preparazione di diverse ricette nazionali e non. Considerata la qualità della risicoltura italiana e del cereale prodotto nell’assoluto rispetto della normativa vigente, Ecogi propone il “salto di qualità” documentato, collaborando con l’azienda per la compilazione di un quaderno efficace ed efficiente, che diventi uno strumento di lavoro, inserendo anche quei dati indispensabili per la tracciabilità del venduto e per soddisfare la curiosità di chi compra un prodotto dell’eccellenza italiana.

Per realizzare il documento brevemente descritto, ci vuole una totale sinergia tra l’agricoltore ed il consulente che deve documentare l’annata agraria a partire dalle lavorazioni del terreno fino allo stoccaggio del prodotto essiccato, includendo anche le schede di controllo e di verifica degli interventi relativi alla gestione HACCP. In quest’ottica, con la necessaria collaborazione, il risicoltore si proporrà alle riserie e successivamente al consumatore come azienda consapevole della propria capacità di immettere sul mercato un prodotto di ECCELLENZA. E da ultimo, in questo momento difficile, vorrei concludere con un ringraziamento mio personale a tutti i protagonisti dell’agricoltura italiana, che stanno dimostrando come la loro professionalità sia un pilastro portante dell’Italia intera. Autore: Loretta Garella, Ecogi

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