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«GLIFOSATE SCARSO, ECCO COSA FARE»

da | 12 Dic 2021 | NEWS

Glifosate

Continua a tenere banco in risaia il tema del caro glifosate dopo le denunce di Risoitaliano. Anche Giovanni Pavesi, responsabile del settore agricolo di Vipetrol, individua due principali motivi nella crescita dei prezzi del glifosate, spiegando: «Uno riguarda la Bayer che, in seguito alla fusione con Monsanto, detiene uno dei principali marchi che rappresentano i formulati a base di glifosate, Roundup. Il principale stabilimento produttivo di questo formulato, situato negli Stati Unti d’America, è stato colpito da un forte uragano, di conseguenza sembra che Bayer quest’anno abbia solo il 20% di prodotto disponibile rispetto agli anni passati. Il secondo motivo è legato alla produzione di formulati a base di glifosate in Europa, svolta principalmente da una ditta che ha sede nel Regno Unito, ossia la Berkley, la quale avrebbe lamentato la carenza ed il sovrapprezzo di coformulati necessari per la produzione dei suddetti prodotti. Ciò avviene poiché queste materie prime vengono prodotte in Cina, dove il Governo ha imposto alle fabbriche di produrre a giorni alterni, al fine di diminuire l’impatto sull’ambiente delle produzioni cinesi così da migliorare l’immagine del paese agli occhi del mondo, anche in vista delle prossime Olimpiadi Invernali che si terranno a Pechino. (Sai quando seminare?) Secondo me la situazione si sta sbloccando ed è possibile che al momento del bisogno si possa ridimensionare il problema, almeno per quanto riguarda la disponibilità. Al contrario i prezzi penso che rimarranno sui livelli attuali, quindi se quest’anno il glifosate 360 g/litro generico poteva valere 5-6 €/litro il prossimo anno varrà tra i 15 e i 18 €/litro. A guardare il bicchiere mezzo pieno, nonostante un sovrapprezzo del 200%, non si tratta di un rincaro eccessivo sul fronte dei prodotti fitosanitari, soprattutto se paragonato ai cambiamenti di costo che abbiamo già vissuto negli ultimi anni, quando una molecola a basso costo, resa inutilizzabile per legge, veniva sostituita da principi attivi a costi decisamente più elevati. Per contenere le spese, inoltre, si può pensare di utilizzare dei bagnanti specifici o dei concimi fogliari (capaci di rendere più recettiva la pianta al principio attivo in seguito all’aumento di vigore), in questo modo si potrebbe ridurre la concentrazione all’utilizzo migliorandone l’efficacia». (Avviso importante) Autore: Ezio Bosso

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