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EST TICINO VILLORESI INVESTE PER LA RISICOLTURA

da | 23 Mag 2018 | NEWS

Nell’ambito della convenzione siglata di recente con il Comune di Chignolo Po, nel Basso Pavese, in base alla quale il Consorzio Est Ticino Villoresi (ETVilloresi) collaborerà con l’Amministrazione locale alla gestione del locale reticolo minore, di recente si sono conclusi i lavori relativi al primo intervento manutentivo pianificato. Le opere hanno interessato, nel tratto ricompreso tra la Cascina Redenta e lo sbocco nel Colatore Reale, il fondo e le sponde – lungo tre chilometri di tracciato – del Colo Roggione, che ha così recuperato la sua funzionalità idraulica prima dell’avvio della semina dei terreni confinanti. Grazie all’accordo sottoscritto con il Comune di Chignolo, ETVilloresi contribuirà anche al compimento del censimento delle interferenze presenti sul reticolo, dando ancora una volta prova dell’importante ruolo operativo ricoperto, in stretta sinergia con le Istituzioni e gli altri Enti attivi sul territorio.

Oggi, il comprensorio consortile si estende per circa 391.000 ettari ed è attraversato da una fitta rete di canali per una lunghezza complessiva di circa 5.000 km. Il Basso Pavese è costituito da un territorio bonificato pari a circa 6.100 ettari; nell’area i canali di bonifica assommano a circa 48,5 km. In quest’area vengono forniti dal consorzio anche servizi irrigui, con acque di colatura, a circa 1500 ettari. (segue)

Nel complesso, nella sub area del comprensorio consortile servita dai Navigli occidentali e dai cavi presenti nel Basso Pavese, sono coltivati a riso circa 28.000 ettari; di poco inferiori gli ettari destinati a seminativi. »Attualmente si assiste ad una larga diffusione della tecnica del riso seminato all’asciutto a scapito del tradizionale metodo a sommersione – ci spiegano i responsabili -. Il presupposto concettuale di questa tendenza, dinnanzi all’intensificarsi di eventi meteorologici sempre più estremi e ad una grande frequenza di periodi siccitosi, è la convinzione che in questo modo si possano attuare significativi risparmi di risorsa idrica, diminuendone l’utilizzo.  In realtà è stato dimostrato come l’acqua distribuita per coltivare il riso a sommersione, dopo tre mesi, determini in assenza di piogge un incremento di portata molto significativo (sia in termini di ricarica della falda che di restituzione di risorsa idrica ai corsi d’acqua naturali), contribuendo così a limitare gli effetti delle sempre più ricorrenti siccità estive». Sarebbe dunque importante disporre di misure (come la previsione di adeguati strumenti di monitoraggio, politiche di sostegno al reddito, ecc.) a supporto di quanti ancora vorrebbero praticare a ragione la tradizionale tecnica della sommersione. (segue)

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Per quanto riguarda le politiche irrigue della Lombardia, è particolarmente evidente, considerato l’elevato indice di urbanizzazione della regione, la necessità di un contemperamento delle esigenze del mondo agricolo con quelle espresse a vari livelli dai principali utilizzatori della risorsa idrica. Quasi l’80% della produzione agricola lombarda dipende dall’irrigazione; senza quest’ultima non si avrebbero né produzioni rilevanti né cibi di qualità. Per mantenere questi elevati standard è più che mai fondamentale ottimizzare la distribuzione e l’utilizzo dell’acqua, modernizzando le reti e accrescendo l’efficienza degli impianti di irrigazione, senza trascurare l’emanazione di norme e regolamenti – in particolare a livello di Bacino idrografico e di Regioni – in applicazione alle direttive comunitarie, che tengano opportunamente in considerazione le singole specificità territoriali.  Alla luce di tutto ciò, è determinante – rivendicano i responsabili del ETVilloresi – il ruolo assunto dai Consorzi di bonifica, negli ultimi anni riordinati secondo un intento razionalizzatore e migliorativo in termini di organizzazione e di efficacia d’azione. Tali Enti si pongono sempre più, anche in coincidenza della soppressione delle Province, in stretta collaborazione con le Regioni, come soggetti intermedi estremamente operativi. Negli ultimi anni si è assistito ad un progressivo trasferimento in capo ai Consorzi, da parte di Regione Lombardia, di nuove funzioni, anche in materia di difesa del suolo.

Nel mese di dicembre è stato rinnovato l’organo amministrativo dell’Ente: il distretto del Basso Pavese ha eletto 1 rappresentante, quello de I Navigli del Ticino 3, il distretto del Villoresi Est-Martesana 2 rappresentanti, mentre quelli del Villoresi Ovest e l’Ambientale – ovvero il distretto di tipo funzionale che include tutto il territorio consortile e che è costituito da quanti usufruiscono di benefici ambientali, fruitivi, territoriali e connessi all’uso delle acque sotterranee –  3 ciascuno. I restanti 3 componenti del CdA sono designati da Regione Lombardia, dalla Città metropolitana nel cui territorio ricade la maggiore superficie comprensoriale del Consorzio e dai rappresentanti dei Comuni del comprensorio, riuniti in Assemblea.

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