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ESONERO PROROGATO AI GIOVANI

da | 9 Mar 2018 | Norme e tributi

giovani

E’ stato prorogato, dalla legge di Bilancio 2018, l’esonero contributivo spettante ai giovani coltivatori diretti e gli imprenditori agricoli professionali che avviano l’attività prima di compiere 40 anni. La misura, già in vigore dallo scorso anno, prevede lo sgravio totale triennale dal versamento dei contributi pensionistici agricoli, ferma restando l’aliquota di computo delle prestazioni previdenziali, per poi ridursi nei successivi 24 mesi.

Il 31 marzo 2018 scade il termine per la presentazione delle istanze relative all’esonero spettante per le attività iniziate nel 2017 (INPS, messaggio n. 195/2018): il termine riguarda coloro hanno effettuato l’iscrizione nella previdenza agricola nel periodo compreso tra il 1° gennaio 2017 e il 31 dicembre 2017. In favore di questi soggetti, infatti, è ammessa la possibilità di perfezionare l’iscrizione nella gestione agricola, mediante la presentazione della dichiarazione aziendale, entro novanta giorni dalla data di inizio dell’attività. In particolare l’esonero in questione è riconosciuto ai Coltivatori diretti (CD) e Imprenditori agricoli professionali (IAP): 1) che hanno avviato una nuova attività imprenditoriale agricola nel periodo compreso tra il 1° gennaio 2017 e il 31 dicembre 2017 (prorogato al 31 dicembre 2018) ovvero nel 2016 se l’azienda è ubicata nei territori montani o nelle zone agricole svantaggiate; 2) che non hanno compiuto quaranta anni d’età alla data d’inizio della nuova attività imprenditoriale agricola.

Poiché il beneficio è riservato alle nuove iscrizioni, il nucleo del Coltivatore diretto che richiede l’ammissione all’incentivo non deve essere composto dai medesimi soggetti e non deve esercitare l’attività sui medesimi terreni di altro nucleo esistente. L’esonero, previsto complessivamente per un quinquennio, consiste in:

– uno sgravio totale, per trentasei mesi, dalla contribuzione dovuta all’assicurazione generale obbligatoria per l’invalidità, la vecchiaia ed i superstiti;
– uno sgravio al 66% per ulteriori dodici mesi;
– uno sgravio al 50% per ulteriori dodici mesi.

Il beneficio include la quota per l’invalidità, la vecchiaia ed i superstiti (IVS) e il contributo addizionale di cui è tenuto lo IAP e il CD per l’intero nucleo.

Restano esclusi dall’agevolazione: 1) il contributo di maternità, dovuto per ciascuna unità attiva iscritta nella Gestione speciale dei coltivatori diretti e per gli imprenditori agricoli professionali; 2) il contributo INAIL, dovuto dai soli Coltivatori diretti.

La fruizione dell’esonero è subordinata alla regolarità contributiva ed in materia di tutela della sicurezza delle condizioni di lavoro; al rispetto degli accordi e contratti collettivi nazionali nonché di quelli regionali, territoriali o aziendali, laddove sottoscritti, stipulati dalle organizzazioni sindacali dei datori di lavoro e dei lavoratori comparativamente più rappresentative sul piano nazionale; al rispetto della disciplina sugli aiuti “de minimis”, pari, per il settore della produzione primaria dei prodotti agricoli, a € 15.000.

Per richiedere l’esonero i Coltivatori diretti e gli Imprenditori Agricoli professionali, già iscritti alla gestione previdenziale autonomi agricoli e dunque già in possesso del relativo Codice Azienda, devono inoltrare all’INPS, entro il 31 marzo 2018, apposita istanza, attraverso la sezione “Comunicazione bidirezionale” – “Invio comunicazione”, del Cassetto previdenziale per autonomi agricoli presente sul sito istituzionale. (Fonte: Cia Lombardia)

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