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ECCO COME PROSEGUONO LE MISURE 10 E 11

da | 18 Apr 2020 | Norme e tributi

Regione Piemonte con due determinazioni dirigenziali ha ufficializzato le  disposizioni per la prosecuzione nel 2020 degli impegni in corso relativi alla Misura 10 (pagamenti agro-climatico-ambientali) e della Misura 11 (agricoltura biologica) del Psr.

In particolare, per la Misura 10 proseguono le seguenti azioni, con domande presentate negli anni 2016, 2017, 2018 e 2019:
10.1.1 “Produzione integrata”;
10.1.2 “Interventi a favore della biodiversità nelle risaie”;
10.1.3 “Tecniche di agricoltura conservativa”;
10.1.4 “Sistemi colturali ecocompatibili”;
10.1.5 “Tecniche per la riduzione delle emissioni di ammoniaca e gas serra in atmosfera”;
10.1.6 “Difesa del bestiame dalla predazione da canidi sui pascoli collinari e montani”;
10.1.7 “Gestione di elementi naturaliformi dell’agroecosistema”;
10.1.8 “Allevamento di razze autoctone minacciate di abbandono”;
10.1.9 “Gestione eco-sostenibile dei pascoli”.

La Misura 10 del Psr 2014-2020  “Impegni agro-climatico-ambientali” (prevista dall’art. 28 del reg. (UE) 1305/2013) si rivolge ad imprese e liberi professionisti, associazioni di agricoltori e gestori del territorio (per l’op. 10.1.7). Si tratta della sottomisura più articolata dell’intero PSR ed ha come obiettivo generale la sostenibilità ambientale, promuovendo tecniche di produzione e di gestione compatibili con la tutela dell’ecosistema, delle risorse naturali e del paesaggio, utili a mitigare i cambiamenti del clima. Poiché l’applicazione di determinate pratiche agronomiche può risultare più onerosa o meno remunerativa rispetto alle pratiche ordinarie, il premio è inteso come una compensazione dei costi aggiuntivi e/o del mancato reddito che ne deriva. I premi sono annuali, diversificati secondo gli impegni assunti sulla base della superficie (fatta eccezione per l’operazione 10.1.8, il cui premio è calcolato in base alle UBA). 

Le sottomisure più interessanti per il mondo risicolo sono, in modo particolare, le seguenti:

Produzione integrata

L’operazione sostiene un impiego razionale dei fattori produttivi e, ove possibile, l’integrazione o la sostituzione degli interventi chimici con tecniche a minore impatto ambientale, al fine di limitare la contaminazione dei comparti ambientali e delle risorse non innovabili (acqua, suolo, aria).

Interventi a favore della biodiversità nelle risaie

L’operazione tende a mitigare le conseguenze negative della pratica dell’asciutta sulla biodiversità della risaia. A tale scopo essa sostiene il mantenimento, durante il ciclo colturale del riso, di una riserva d’acqua tale da consentire agli organismi acquatici di sopravvivere anche durante le asciutte e di ripopolare le camere di risaia nelle successive fasi di allagamento. L’operazione, inoltre, richiede l’inerbimento a fini naturalistici di un argine della camera di risaia e sostiene, quali impegni accessori da attuarsi fra un ciclo colturale e l’altro del riso, il mantenimento delle stoppie in campo, la sommersione invernale e la coltivazione di erbai intercalari da sovescio, al fine di sostenere il ripristino, il mantenimento e il miglioramento della biodiversità e del paesaggio. La salvaguardia della biodiversità tende, fra l’altro, ad accrescere il controllo naturale delle zanzare favorendo il compimento del ciclo biologico dei loro predatori naturali che nelle condizioni ordinarie risultano fortemente limitati dalle ripetute fasi di asciutta. 

10.1.3 Tecniche di agricoltura conservativa, che prevede le seguenti azioni:

10.1.3.1 Introduzione delle tecniche di minima lavorazione

10.1.3.2 Introduzione delle tecniche di semina su sodo

10.1.3.3 Apporto di matrici organiche in sostituzione della concimazione minerale

Il rischio di degrado biologico dei suoli agricoli piemontesi con impoverimento della sostanza organica e di erosione a causa della progressiva intensivizzazione delle pratiche agricole riduce la biodiversità del suolo. L’intervento contribuisce a soddisfare in via prioritaria le necessità sul territorio regionale di migliorare la conservazione del suolo, limitare la contaminazione delle risorse non rinnovabili da parte delle attività agricole, diffondere le pratiche agricole e forestali idonee ad incrementare il sequestro di carbonio.

La Misura 11 (prevista dall’art. 29 del reg. (UE) 1305/2013 e s.m.i.), attraverso le operazioni 11.1.1 “Conversione agli impegni dell’agricoltura biologica” e 11.2.1 “Mantenimento degli impegni dell’agricoltura biologica”, ha come obiettivi quello di migliorare lo stato della biodiversità dovuto al divieto di impiego di prodotti fitosanitari e di fertilizzanti sintetici e di aumentare, nelle aree ad agricoltura intensiva (pianura e colline ad alta vocazione viticola), la naturalità dell’ambiente anche mediante l’avvicendamento e la diversificazione colturale; in questo senso contribuisce anche  a migliorare la qualità delle risorse idriche soprattutto nelle aree ad agricoltura intensiva mediante la regolamentazione dell’uso di macronutrienti e fitofarmaci, anche favorendo l’utilizzazione della fertilità naturale del suolo. La Misura partecipa, inoltre, al perseguimento della priorità trasversale “Innovazione” in campo agricolo in quanto promuove la gestione sostenibile dei processi produttivi e il ricorso a soluzioni e tecniche innovative al fine di attenuare gli impatti derivanti dalle attività agricole e zootecniche.

I premi annuali sono calcolati per ettaro di superficie sulla base dei maggiori costi e dei minori ricavi connessi agli impegni e nel rispetto dei limiti per la Misura 11 previsti dall’allegato II del Regolamento (UE) n. 1305/20133 e sono riportati nel paragrafo Entità del premio annuale dell’operazione.

«Da tempo ci si aspettava una conferma della prolungamento delle Misure 10 e 11, che si succedono ormai da quattro anni, a partire dal 2016», afferma Paola Battioli, presidente dell’Unione agricoltori di Novara. «L’obiettivo è stato e sarà quello di portare avanti e completare la programmazione agricola a basso impatto e quindi di fornire un’indicazione importante per le aziende. Queste, peraltro, hanno già da tempo messo in atto le pratiche afferenti alle Misure senza avere la certezza della prosecuzione delle stesse, in particolar modo già dall’autunno si sono completate le formalità per i sovesci e l’acquisto dei fertilizzanti”. Le scadenze sono connesse alle domande Pac: «I Caa inseriscono la domanda relativa alle Misure del Psr insieme alla domanda Pac, procrastinata al 15 di giugno. Su questo punto si sta tuttora lavorando, attraverso incontri in modalità telematica con la Regione». Il sostegno può essere cumulato tra varie operazioni o azioni della misura 10 e/o con altre misure del PSR, a condizione che i rispettivi impegni siano complementari e compatibili. I casi di cumulabilità di impegni e i premi attribuiti alle loro combinazioni sono specificati nella trattazione di ciascuna operazione. Si ricorda che la presentazione delle domande è consentita solo attraverso il sistema informativo della Regione Piemonte ed è eseguita dai Centri di assistenza agricola alla compilazione o in proprio dagli agricoltori previa registrazione sul portale Sistemapiemonte. Autore: Milena Zarbà

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