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DISERBI EFFICACI

da | 23 Gen 2022 | Tecnica

Diserbi efficaci

Diserbi efficaci al centro delle giornate tecniche. Si sono inclusi gli incontri tecnici organizzati dall’Ente Nazionale Risi in Lombardia, con l’ultima appuntamento a Zibido San Giacomo, in provincia di Milano, dopo le tre date svoltesi a Pavia nel corso della settimana. Il tecnico dell’Ente Nazionale Risi, sezione di Pavia, Fabio Mazza, ha parlato delle prove di diserbo svolte nella scorsa campagna. Queste hanno riguardato Loyant 25 Neo EC, la tecnologia Provisia e Avanza.

DISERBI EFFICACI: LOYANT 25 Neo EC

Per il primo prodotto il tecnico ha consigliato: «Sommersione della camera dopo 1-3 giorni dal trattamento, effettuare due trattamenti e non creare stress idrici alla pianta prima dell’aspersione, per non inficiarne l’efficacia.» Nei tre protocolli svolti su questo prodotto si è sempre riscontrata una buona efficacia sui giavoni ed ottima su tutte le infestanti target, ad eccezione di S. mucronatus da rizoma.

PROVISIA

Riguardo a Provisia il tecnico ha spiegato l’importanza di effettuare due applicazioni di Verresta con l’aggiunta del bagnante specifico Dash. Sono stati svolti due protocolli:uno su Pvl 024 ed uno su Pvl 136-IT. I protocolli hanno constatato un ottimo controllo di tutte le infestanti graminacee. Con Pvl 024 (varietà dal ciclo più lungo) sono state registrate nascite tardive di Crodo in alcuni rari casi.

AVANZA

Su Avanza il tecnico ha aggiunto: «Fondamentale distribuire questo prodotto in risaia allagata con acqua ferma per 5-10 gg.  Abbiamo valutato solo il trattamento in presemina, riscontrando un ottimo controllo su tutte le infestanti indicate in etichetta ed una discrh. Effetto lieve su Echinochloa spp. e nullo su Alisma Plantago.»

DISERBO MECCANICO

Il perito agrario Bruna Marcato ha esposto due tecniche per il contenimento meccanico delle infestanti: «Nella strigliatura si effettuano tre passaggi entro 10 giorni dopo la semina effettuata a 5 cm di profondità. La tecnica risulta inefficace in caso di precipitazioni, infestanti sviluppate e terreno argilloso.» La dottoressa ha poi parlato della tecnica definita pacciamatura verde, ben nota in risicoltura biologica (anche ai nostri lettori). Autore Ezio Bosso.

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