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DE CASTRO E CARRÀ: BUONA RIFORMA

da | 13 Dic 2017 | Non solo riso

De Castro

«Il regolamento Omnibus ci ha infatti offerto l’opportunità di intervenire sull’attuale struttura della Pac: abbiamo sentito la responsabilità di dare ai cittadini e agli agricoltori europei risposte con cui siamo riusciti a potenziare e integrare gli spunti offerti dalla Commissione». Questo l’intervento che il parlamentare europeo Paolo De Castro ha presentato in aula durante la riunione plenaria del Parlamento Europeo che ha portato all’approvazione della riforma di medio termine della Politica agricola comune con 503 voti a favore, 87 contrari e 13 astenuti: la politica agricola dell’UE post 2018 dovrebbe essere, nelle intenzioni dei legislatori, più semplice ed equa.

«La portata delle innovazioni introdotte nell’ambito della semplificazione – ha aggiunto De Castro – della gestione dei rischi e delle misure di mercato, fa sì che questo lavoro si configuri come una vera e propria riforma di medio termine della politica agricola comune». Sul tavolo soprattutto la riduzione del carico burocratico legato alle misure di greening: «La semplificazione del pagamento per le misure di inverdimento contenute nella Pac – ha sostenuto il segretario generale della federazione delle associazioni e delle cooperative agricole europee Pekka-Pesonen – è vitale per assicurare che gli agricoltori siano effettivamente pagati per il lavoro ambientale che svolgono. E’ un tema centrale, visto che il mercato non ripaga dal punto di vista economico gli sforzi in campo ambientale che il settore primario sta portando avanti a favore di tutti».

La Pac è quindi oggetto di una profonda riflessione che porterà alla revisione degli strumenti di programmazione e di aiuto. In questo quadro, «l’unità della filiera risicola italiana- scrive il Presidente dell’Ente Nazionale Risi Paolo Carrà -, di piccole dimensioni rispetto ai fratelli maggiori rappresentati dagli altri cereali, ha permesso sino ad oggi di conquistare spazi importanti nell’ambito della programmazione comunitaria. Abbiamo saputo far riconoscere il valore ambientale della risicoltura, il che ha significato disporre di una Pac decisamente più ricca e semplificata se pensiamo alle norme del greening. Abbiamo difeso con i denti l’aiuto accoppiato. Nel recente Decreto Omnibus sono state inserite semplificazioni per quanto riguarda la coltivazione del riso in quelle aziende che devono sottostare alle norme di greening. Sono stati anche inseriti articoli che, qualora fossimo organizzati meglio circa la concentrazione dell’offerta, agevolerebbero la gestione del mercato».

«L’adozione del pacchetto “Omnibus” è un’ottima notizia. C’è molto dell’iniziativa italiana in questa riforma, grazie al lavoro dei nostri eurodeputati a partire da Paolo De Castro e dall’azione del nostro Ministero. Abbiamo ottenuto avanzamenti importanti che correggono una politica agricola comune troppo burocratica. Dal 1 gennaio 2018 ci saranno infatti più semplificazioni e progressi importanti per l’agricoltura italiana. C’è più spazio per il sostegno ai giovani agricoltori, un taglio concreto di vincoli burocratici e un’attenzione maggiore alla questione cruciale della gestione del rischio, che vede un miglioramento degli strumenti a disposizione. Per la prossima programmazione servirà ancora più spinta per tenere insieme agricoltura, alimentazione e ambiente. La Pac è un pilastro necessario sul quale investire, un passaggio chiave per il rilancio dell’Europa» è invece il commento del Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali Maurizio Martina.

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