Poche novità in seguito alla seduta odierna di borsa tenutasi a Mortara. I prezzi visti martedì a Vercelli sono tutti confermati ad eccezione di due apprezzamenti tra i risi tondi. Selenio e Centauro vengono portati rispettivamente a 70 €/q lordi e 65 €/q lordi, compiendo un passo avanti in linea con quelli visti negli ultimi mercati per i lunghi A, ossia ben +5 €/q.
DOMANDA E OFFERTA NON SI INCONTRANO
Offerta e domanda continuano a non collimare. La prima propone poca merce, per lo più lunghi B, mentre la seconda si presenta sempre con un forte interesse all’acquisto, continuando a cercare principalmente lunghi A da interno. In questa seduta si è rinvigorito anche l’interesse per i tondi, come dimostrano gli apprezzamenti a listino. Oltre alle varietà citate nel documento, i mediatori riferiscono che anche Omega CL viene pagato 65 €/q lordi in questo momento, mentre Terra CL si attesta a 60 €/q come Sole CL.
Altra voce che avrebbe potuto mostrare un primo apprezzamento è Vialone Nano, anche se la commissione non ha ritenuto rappresentative le poche trattative concluse. Queste si sono attestate spesso sui 120 €/q lordi proposti a listino ma alcune partite, quelle con le rese migliori, sono riuscite a spuntare anche fino a 130 €/q lordi. Le poche riserie che trattano questa varietà, in ogni caso, sono scoraggiate da un prezzo così elevato per un riso di nicchia, non richiestissimo dai consumatori.
RISERIE PREOCCUPATE
La domanda è molto preoccupata per quanto riguarda la possibilità di vendere il prodotto lavorato con questi valori della materia prima e per quello che potrà essere il calo dei consumi. Certo è che il riso è un alimento fondamentale nella dieta di moltissimi, strettamente legato anche alle nuove tendenze alimentari della popolazione.
Due esempi sono le diete legate al fitness, nel quale il riso è molto consumato essendo privo di grassi, e la
cultura alimentare degli immigrati provenienti da Africa ed Asia. Questi ultimi utilizzano il riso come accompagnamento per quasi tutte le pietanze. Il nostro prodotto, dunque, dovrebbe essere uno degli ultimi al quale il consumatore decide di rinunciare.
Tuttavia, una contrazione nei consumi potrebbe esserci anche in relazione al settore della ristorazione. È quindi auspicabile che i rincari nei costi delle riserie siano assorbiti da grande distribuzione e consumatori quanto più possibile. Si tratta dell’unica strada percorribile alla luce dei rincari e delle crescenti difficoltà a cui son soggetti anche i produttori. Autore: Ezio Bosso
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