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RACCOLTO DIFFICILE A VERCELLI

da | 6 Feb 2022 | Tecnica

andamento climatico

Si sono conclusi il 3 febbraio, gli incontri organizzati dall’Ente Nazionale Risi nelle tre principali province risicole italiane. L’8 febbraio, infine, vi sarà un incontro in quel di Oristano. Obiettivo: trasmettere i risultati delle ricerche ed i bilanci annuali anche ai risicoltori insulari. In Piemonte sono stati cinque gli incontri tenutisi, tre nella provincia di Vercelli e due a Novara.

Gli incontri tecnici dell’Ente Nazionale Risi si sono volti anche nella terra di Sant’Eusebio. Nella sede vercellese ad aprire il convegno è stato Cesare Rocca.

L’ANDAMENTO CLIMATICO

Rocca ha parlato dell’andamento climatico. Questo è stato registrato tramite i dati delle 2 capannine meteorologiche ENR situate a Lignana (VC) e  Rovasenda (VC). La rilevazione avviene ogni 15 minuti e i dati raccolti sono molteplici. Una volta elaborati i dati più significativi, come temperature e quantità di pioggia sono rappresentati mediante elaborazione di grafici. Elaborazioni che permettono di confrontare i dati dell’anno con le serie storiche raccolte nel corso degli anni precedenti. La durata delle serie storiche delle capannine è di 20 anni, nonostante esse siano in uso da ben 46.

Meteo Vc

 

Andamento climatico VC

ANDAMENTO DELLE PRECIPITAZIONI

Il tecnico Ente Risi ha commentato i grafici dicendo: « Le prime fasi della stagione primaverile sono state caratterizzate da un periodo siccitoso compreso tra la seconda decade di marzo e la prima decade di aprile. Nello stesso periodo sono state registrate temperature minime inferiori e massime superiori ai valori medi delle serie storiche. Quindi si è avuto un’escursione termica giornaliera più accentuata, tipica delle giornate soleggiate. Questo andamento climatico ha consentito ai risicoltori un’adeguata preparazione dei terreni.

Nella seconda decade di aprile, invece, è intercorso un breve periodo di piogge intense. L’andamento delle temperature ha risentito dei giorni piovosi, facendo registrare nei diversi siti di monitoraggio temperature inferiori rispetto alle serie storiche. Condizione, questa, che si è protratta fino alla fine del mese di maggio. Ciò ha rallentato l’emergenza delle coltivazioni seminate precocemente in asciutta, ridotto l’emergenza delle malerbe e diminuito l’assorbimento degli erbicidi utilizzati in falsa semina. Tuttavia, le piogge intercorse tra la fine di aprile e la prima metà di maggio hanno consentito, dove utilizzati, l’attivazione dei prodotti anti-germinello distribuiti nelle semine interrate, oltre che ristabilire un tenore di umidità sufficiente del suolo.

L’ESTATE

Nella prima decade di giugno si riscontrano valori di temperatura sia massima, sia minima superiori rispetto alla serie storica. Al contrario, per il restante periodo le temperature massime si sono mantenute in linea con l’andamento degli anni precedenti. L’innalzamento delle temperature ha favorito lo sviluppo delle coltivazioni e migliorato l’efficacia degli erbicidi ad assorbimento fogliare. Le prime due decadi di giugno sono state caratterizzate da minori precipitazioni rispetto alle serie storiche dello stesso periodo di riferimento. In seguito i valori pluviometrici sono progressivamente aumentati. Questo incremento è da ricondurre ad intense precipitazioni, anche di tipo grandinigeno, che hanno causato in alcune località del Vercellese e del Novarese importanti danni alle coltivazioni. Queste sono condizioni predisponenti lo sviluppo del brusone.

Agosto è stato caratterizzato da un periodo particolarmente asciutto: precipitazioni molto al di sotto delle serie storiche. Vi sono stati, tuttavia, eventi pluviometrici di carattere temporalesco con temperatura minima pari 15 °C. Ciò ha influito sui cicli delle varietà tardive e su quelli delle varietà precoci seminate in ritardo, rallentandone lo sviluppo e la maturazione. Inoltre, questi repentini abbassamenti termici in prossimità della fioritura hanno causato, in determinati areali, fenomeni più o meno accentuati di sterilità fiorale. La sterilità è stata osservata nelle coltivazioni ad irrigazione turnata e con scarsa disponibilità idrica per la sommersione.

SETTEMBRE E OTTOBRE

Durante tutto il mese di settembre fino alla prima decade di ottobre sono stati riscontrati valori di temperature minime e massime superiori di alcuni gradi. Il clima più caldo ha consentito alle varietà seminate più tardivamente di concludere in maniera ottimale il proprio ciclo. A ottobre, invece, è stato osservato un abbassamento delle temperature, a causa di elevate precipitazioni concentrate in pochi eventi. In alcune zone, in concomitanza con questi eventi temporaleschi, sono state osservate forti grandinate. Forti grandinate che hanno arrecato seri danni alle coltivazioni prossime alla maturazione. Nella prima decade di ottobre, infine, alcuni eventi di carattere temporalesco hanno comportato un incremento dei dati pluviometrici registrati dalle capannine di monitoraggio in Piemonte e in Lombardia. Tali fenomeni hanno inciso sulle operazioni di raccolta le quali, in alcuni casi, sono state procrastinate oltre lo stadio di maturazione. Questo ha causato cali produttivi e di qualità del prodotto».

I FERTILIZZANTI

Successivamente a causa dell’assenza di Andrea Ricciardelli, è stato lo stesso Rocca ad esporre le “Buone pratiche per una concimazione efficiente”. L’ esperto ha parlato delle problematiche di approvvigionamento delle materie prime e delle vertiginose crescite nei costi dei fertilizzanti. Argomento di cui vi abbiamo parlato recentemente (leggi). La seconda parte è stata esposta dal tecnico Gianluca Bertone che ha proposto alcuni meccanismi capaci di migliorare l’efficacia dei fertilizzanti, tramite l’utilizzo di prodotti naturali. Lo stesso Bertone ha successivamente esposto il suo intervento, relativo ai nuovi scenari per il controllo delle malerbe in cui ha analizzato le prove di diserbo svolte dalla sezione vercellese di Ente Risi nel corso di questa campagna. Autore Ezio Bosso.

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