Quest’anno avremo pi riso italiano a minore prezzo. O, almeno, cos dicono le statistiche e le leggi del mercato, che non sempre sono confermate dai fatti. Stando al rapporto Ente Risi sulla produzione, i risicoltori italiani hanno mietuto, tra l’estate e l’autunno, 1,5 milioni di tonnellate di riso grezzo ed un vero record. Ma non tutto: la recente riforma delle regole di mercato far calare il prezzo di questo prodotto ed lecito aspettarsi che anche il riso lavorato costi meno. Sar cos? Molti se lo chiedono in queste ore. L’esperienza di altri settori, che hanno visto scendere i prezi all’origine ma non quelli al dettaglio non lascia ben sperare e anche un raccolto a 5 stelle come quello che si appena concluso potrebbe non tornare a vantaggio dei consumatori. La colpa in questo caso non di chi il riso lo produce: gi da qualche mese gli agricoltori incassano meno dalla vendita della materia prima ed probabile che, in un mercato sempre pi concorrenziale, anche l’industria debba ridimensionare le proprie pretese. Se non lo facesse, rischierebbe di perdere l’occasione di entrare nei mercati Peco, cio in quei dieci paesi che sono appena diventati partner dell’Unione europea e che costituiscono un target importante per le nostre imprese. E’ legittimo attendersi che questo calo si verifichi anche sugli scaffali dei nostri supermercati ma molti sospettano che la grande distribuzione organizzata "incassi" quasi interamente la differenza di prezzo. Se cos fosse, il riso italiano ne uscirebbe pesantemente danneggiato, perch sfumerebbe quell’aumento dei consumi di riso che potrebbe essere incoraggiato da una consistente riduzione dei prezzi. Staremo a vedere.