I portatori di interesse in ambito europeo hanno reagisto positivamente alla richiesta, avanzata dall’Unione Europea, di intervenire per riequilibrare la catena del valore nella filiera alimentare: un tema che interessa da vicino anche il settore risicolo, dove da tempo gli agricoltori chiedono di ottenere una maggiore valorizzazione economica del proprio prodotto.
Di questo tema si è occupato un sondaggio lanciato dalla Commissione europea il 25 luglio scorso, riservato ai portatori di interesse, a cui hanno risposto 67 contributi, un record in termini di reazione alle valutazioni di impatto di partenza. I contributo pervenuti provengono da Stati membri, gruppi agricoli e organizzazioni agricole, trasformatori, rivenditori, organizzazioni non governative, una università, un’unione sindacale e un commerciante.
L’analisi iniziale della Commissione (la cosiddetta valutazione d’impatto iniziale) del 25 luglio ha definito quattro opzioni politiche con il loro probabile impatto, a cui è seguita la consultazione pubblica on line aperta il 16 agosto.
«Ritengo che questi risultati – ha spiegato il commissario europeo Phil Hogan – siano molto incoraggianti nel contesto dell’impegno della Commissione di rafforzare la posizione dell’agricoltore nella nostra catena di approvvigionamento alimentare dell’Ue. Tutti i contributi indicano che c’è una posizione favorevole nei confronti delle azioni a livello comunitario per portare più equità e equilibrio alla nostra catena di approvvigionamento alimentare. Spero vivamente che tutte le parti interessate riconoscano il problema e possano proporre anche qualche possibile soluzione».