I sostenitori del golden rice manifesteranno domani a Bruxelles e il 27 gennaio a Roma davanti agli uffici europei e nazionali di Greenpeace. Gli attivisti di «Allow golden rice now» sono guidati da Patrick Moore, uno dei fondatori dell’organizzazione, che accusa di «boicottare la causa umanitaria» del riso dorato. Il golden rice è il riso che tramite transgenesi è stato addizionato di betacarotene per contrastare il deficit di vitamina A nelle popolazioni povere del mondo. Ideato nel 2000 dall’Università di Zurigo, alla sua realizzazione partecipano organizzazioni filantropiche, istituti di ricerca, università e l’industria sementiera. In questi anni, il golden rice è diventato il simbolo mondiale della opposizione sempre più feroce tra pro e anti ogm. Moore chiede che «Greenpeace e i suoi alleati facciano un’eccezione umanitaria alla tolleranza zero contro gli ogm» e «dicano chiaramente che non sostengono la distruzione dei campi di ricerca». «Il golden rice non sarà pronto prima di due o tre anni e non c’è prova che possa avere un impatto benefico» replica Marco Contiero di Greenpeace Europa, «per quanto riguarda l’attacco ai campi del golden rice, noi non vi abbiamo preso parte». Intanto gli stati europei si spaccano sul mais ogm Pioneer 1507, la cui richiesta di autorizzazione deve essere approvata o rigettata entro il 12 febbraio in seguito a una sentenza della Corte Ue. I governi devono dire sì o no, ma non sono d’accordo neanche sul metodo di voto e l’unica occasione per ufficializzare la decisione potrebbe essere il prossimo consiglio dei ministri economici, il 28 gennaio. (22.01.14)