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«I SIMILARI NON ARRETRANO»

da | 2 Apr 2019 | NEWS

Si iniziano a cogliere delle indicazioni dalle semine. Il bel tempo di questo mese di marzo 2019, diametralmente opposto allo scorso anno, ha permesso agli agricoltori di portarsi avanti con la preparazione dei terreni, organizzare le proprie idee di investimento e, in alcuni casi, partire con la semina, che ci offre già delle indicazioni interessanti. Come ci spiega infatti Diego Greppi, Responsabile Commerciale di Sapise, «ad oggi abbiamo un quantitativo di semente venduta pressoché uguale all’anno scorso, ma abbiamo una crescita importante riguardo al comparto dei Tondi, sia relativamente al Selenio sia per la nostra varietà Cerere, rustica, con ottima resistenza alle malattie e alla macchia e seminabile fino al 20 di maggio, su cui abbiamo registrato un incremento del 50%. Per l’Indica, da cui ci aspettavamo vendite maggiori, abbiamo ottenuto numeri uguali all’anno scorso; in questo comparto a farla da padrone è Mare CL, varietà sempre apprezzatissima dai risicoltori per produttività e costanza. Anche circa i Lunghi A non abbiamo notato scostamenti rispetto alla campagna 2018, con Luna CL come varietà più seminata. Qualche incertezza, invece, per i risi da interno: in virtù della creazione del marchio “Classico”, pensavamo che ci sarebbe stato più interesse per il Carnaroli invece i risicoltori continuano a credere nei similari, come il nostro Carnise, che ha avuto un incremento rispetto allo scorso anno; evidentemente, c’è più interesse per la produttività e la facilità di coltivazione rispetto all’eventuale valore aggiunto del “classico”.
 Quanto al mercato estero, Sapise ha clienti in Spagna, Portogallo, Turchia e Marocco. Sviluppiamo anche varietà in loco, in particolare in Spagna, dove è florido il mercato dei Medi, poco utilizzato da noi. Furia CL, medio cristallino, è la varietà dedicata al mercato iberico, con cui otteniamo sempre ottimi risultati» osserva Greppi.

Sapise continua «a puntare sulla qualità del prodotto, notando che è l’elemento più remunerativo, poiché fortemente riconosciuto dai risicoltori. Ogni volta che presentiamo i nostri prodotti sottolineiamo quanto sia importante il riscontro degli agricoltori, per garantire e rafforzare le nostre argomentazioni, e lavorare con questo obbiettivo sta aumentando le nostre vendite, nonostante la piaga del reimpiego aziendale continui ad esistere, anche a causa dell’assenza di incentivi all’acquisto di semente certificata, che esistono negli altri paesi europei. Il plusvalore della semente dipende essenzialmente dalla qualità di selezione e dalla purezza: noi offriamo una semente omogenea e completamente priva di agenti esterni» spiega il responsabile commerciale della società sementiera.

Che però suona un campanello d’allarme: «il ciclo biologico delle varietà deve essere rispettato. Farsi ingolosire dalle condizioni favorevoli attuali, seminando in modo improprio dei risi che hanno cicli colturali brevi, potrebbe essere un’arma a doppio taglio. Si rischierebbe, ad esempio, di arrivare alla fioritura con temperature troppo elevate, ottenendo produzioni scarse. Riguardo al problema siccità non possiamo fare altro che sperare in piogge future». Autore: Ezio Bosso

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