La Grandi Riso investe due milioni e mezzo di euro per crescere. Una parte sarà utilizzata per rimuovere ottomila metri quadri di eternit dai magazzini e dall’essiccatoio, ma sono in corso anche altri interventi nello stabilimento di Pontelangorino, in provincia di Ferrara. Nel borgo di mille abitanti, la Grandi è una realtà storica e importantissima. Si trova in mezzo alle risaie di Codigoro. Il proprietario, Alessandro Grandi, ha spiegato recentemente al Quotidiano Nazionale che “la nostra crescita è stata più ridotta rispetto a due anni fa ma quel che conta è continuare a crescere. Non abbiamo solo rifatto il tetto, ma aumentato la capacità produttiva della riseria del 30% con la potenzialità di pilare, rifatta tutta la catena dei macchinari del confezionamento, con un’alta robotizzazione che consente al prodotto di viaggiare su navette e binari, sostituiti gli infissi e rifatto il pavimento con resina alimentare ecologica. Pensando ai lavoratori è stata rifatta la sala mensa, i bagni nella logica di mantenere tutti i dipendenti che sono complessivamente una ventina ai quali spesso si aggiungono una decina di facchini”. Alla base dell’operazione c’è anche una strategia di marketing, cioè la volontà di “raccontare ai consumatori un territorio unico in Italia che confina col mare e l’aria più pura rispetto a qualsiasi altra zona di produzione d’Italia. Se pensiamo ai nostri competitor con risaie a Milano, Pavia e Vercelli dove ci sono autostrade e industrie a differenza del Delta dove questo non succede. L’idea è quella di promuovere un prodotto e il territorio straordinariamente salubre dove si semina, cresce e viene raccolto, creando anche una rete di imprese che si associano per promuovere un modo genuino e sano di alimentarsi che ritengo sia la carta vincente in questo momento” afferma Grandi. La società ha lavorato nel 2013 circa 280mila quintali su una produzione totale tra Basso Ferrarese e Basso Veneto di 400mila quintali. (09.01.14)