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CORK 2.0 SEMPLIFICA LA POLITICA AGRICOLA

da | 24 Mar 2017 | Internazionale

De Castro
La necessità di attuare la Dichiarazione di Cork 2.0 per garantire una politica europea di sviluppo rurale innovativa e una vita migliore nelle zone rurali è stata sottolineata in occasione di un workshop organizzato da CEJA (il Consiglio europeo dei giovani agricoltori), CEPF (la Federazione dei proprietari di aree forestali), Copa e Cogeca (la federazione europea dei sindacati agricoli e delle cooperative agricole), con la partecipazione di alcuni membri del Parlamento europeo tra cui l’italiano Paolo De Castro e del Commissario europeo per l’agricoltura Phil Hogan. La Dichiarazione evidenzia l’importanza di semplificare la politica, di investire nelle zone rurali e di aumentare l’innovazione per preservare l’ambiente rurale, per la crescita e per l’occupazione. La vicepresidente del Copa, Maira Dzelzkaleja, ha dichiarato: «Gli agricoltori e le loro cooperative sono la pietra angolare dello sviluppo rurale. Stanno già applicando tecnologie e pratiche intelligenti che permettono loro di produrre in modo più sostenibile, di gestire meglio le risorse e adattarsi alle sfide. In futuro devono poter continuare a farlo. Devono poter investire e innovare per realizzare il loro potenziale. Agire in grande per lo sviluppo rurale è la responsabilità di tutti. Infrastrutture adeguate nelle zone rurali e l’accesso alla banda larga con una buona connettività sono altresì fondamentali, affinché possiamo sviluppare le nostre aziende e trarre beneficio dall’agricoltura intelligente e dalle tecnologie digitali. Abbiamo bisogno di una PAC forte e comune, in stretta sinergia con altre politiche dell’UE, come la politica di coesione, per garantire che le zone rurali continuino ad essere economicamente sostenibili».

L’eurodeputato Paolo de Castro ha insistito sul fatto che questo workshop fornisce un’opportunità di avviare il dibattito sull’influenza di Cork 2.0 sulla nuova politica agricola comune (PAC), nella quale i programmi di sviluppo rurale dovranno essere in grado di proteggere le zone rurali e promuovere il rinnovo generazionale. Il Commissario europeo per l’agricoltura Phil Hogan ha dichiarato: «La Dichiarazione di Cork 2.0 ha portato con sé tutta una serie di aspettative, poiché ha espresso ciò che molte persone pensano da anni: quando si tratta di affrontare buona parte delle grandi sfide della nostra epoca, le nostre comunità rurali e agricole fanno parte della soluzione, non parte del problema. L’obiettivo delle comunità rurali e delle parti interessate deve essere di garantire che le politiche europee riflettano questa realtà».

Durante il dibattito, l’eurodeputato Jan Huitema ha indicato che la Dichiarazione di Cork 2.0 permetterà di sfruttare le nuove opportunità che scaturiranno dalle nuove tecniche e dalla digitalizzazione. L’eurodeputata Elisabeth Köstinger, invece, ha sottolineato l’importanza degli agricoltori e dei silvicoltori, nonché dell’attuazione di Cork 2.0, per sviluppare ulteriormente la bioeconomia, la crescita e l’occupazione nelle zone rurali. L’iniziativa si ascrive nella fase di preparazione dei piani sulla futura politica agricola comune (PAC) in cui si prevede che la Dichiarazione di Cork 2.0 sarà presa in grande considerazione.

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