Per il comparto risi le variazioni sono soltanto in aumento, non generalizzato e di modesta entità. Sulla Borsa Merci di Milano non rallenta la corsa del Selenio che cresce ancora (+10) sfiorando i 530 €/tonnellata, come oggi stesso a Vercelli.
Crescono (+15) Balilla e Centauro e Sole CL attestandosi sui 380 – 400 €/tonnellata, Loto (+10) toccando i 375 – 395 €/tonnellata; anche Augusto cresce (+10) toccando i 375 – 395 €/tonnellata, insieme a Sant’Andrea e similari (+5) che si attestano sui 390 – 410 €/tonnellata; Roma e similari anch’essi stabili a 350 – 375 €/tonnellata. Baldo e similari stabili sui 350 – 375 €/tonnellata. Stabili anche Arborio e Volano a 400 – 430 €/tonnellata. Carnaroli e similari anch’essi stabili sui 530 – 560 €/tonnellata dopo la forte crescita (+20) della scorsa settimana, mentre il Lungo B rimane stabile a quota 340 – 355 €/tonnellata.
I continui aumenti delle scorse settimane hanno fatto seguito al forte rialzo sui Tondi generici e sui Lunghi A da parboiled, rilevato nelle scorse settimane e dovuto ad un’offerta sui mercati molto bassa, a causa del meteo sfavorevole e dei rallentamenti dei trasporti. Tutte le varietà risultano ormai quotate, fatta eccezione per Padano – Argo.
Commenta così la mediatrice Andreea Lazar: «Indica 37/38, fattibili anche i 40 euro a lungo termine. Lungo A a 40 euro eccetto Augusto, Loto, Nemesi e Crono 42/45. Tondo: Omega e Terra a 40 euro, Sole a 40/42, Centauro a 42/43, Cammeo a 38/40, Barone a 39/40, CL 388 a 45/47euro come per il Volano del quale si vorrebbe 50 ma al momento è quotato come il CL 388. Carnaroli a 58euro (si tentano i 60), similari Caravaggio 55, gli altri similari a 52/53».
Questo il report della Granaria di Milano: «Il mercato dei cereali di Milano registra, oltre alle dinamiche nazionali, quelle internazionali, in questo periodo fortemente influenzate anche dagli andamenti della logistica. La maggior parte delle variazioni registrate è in aumento ma non mancano alcune significative eccezioni. Nel comparto biologico continua la crescita dei prezzi dei cereali e della soia, mentre rimangono stabili i risi biologici. Nei sottoprodotti gli aumenti hanno riguardato le farine (+2) mentre nei risoni gli aumenti si sono differenziati in lievissima entità (Augusto, Loto Nembo, S. Andrea, Lido, Crono Flipper e similari, da 5 a 10 €/t), e di entità maggiore nei risoni Balilla, Sole, Selenio (10-15 €/t), con analoghi riflessi nei risi lavorati».
Prezzi e mercati
Salgono i prezzi di tutto il comparto biologico, in cui entrano in quotazione tutti i risoni. Più sostenuta e generalizzata la crescita delle quotazioni dei risi lavorati. A livello di prezzi si rilevano pressioni per ulteriori aumenti contrapposte, però, ad un andamento negativo dei consumi ed a un mercato in sofferenza per una possibile inflazione imminente.
Sono 242.767 le tonnellate di risone finora trasferite, a segnare un incremento di 9.168 t (+4%) rispetto ad un anno fa. Sui mercati esteri è in aumento il Vietnam 5% (+5 dollari, a 440 dollari/t). In calo il Pakistan 5% (-5 dollari, a 365 dollari/t) e il Pakistan 25% (-5 dollari, a 335 dollari/t), riconfermando la tendenza ribassista già evidenziata la scorsa settimana, per il Pakistan 5% (-5 dollari, a 370 dollari/t) e per Pakistan 25% (- 8 dollari, a 340 dollari/t). Autore: Milena Zarbà