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«BAYER-MONSANTO FUSE ENTRO UN ANNO»

da | 25 Set 2017 | Non solo riso

La fusione tra Bayer e Monsanto va avanti, anche in Europa. E’ quanto comunica la società tedesca dopo che la Commissione europea aveva fatto trapelare le sue «preoccupazioni preliminari» che l’operazione «possa ridurre la concorrenza in una serie di diversi mercati che porterebbero a prezzi più alti, qualità inferiore, meno scelta e meno innovazione», annunciando l’apertura di un’indagine. Ecco cosa replica Bayer: «per quanto concerne il processo e la tempistica dell’operazione, Condon (membro del consiglio direttivo della multinazionale; ndr) ha sostenuto che l’azienda sta compiendo dei passi in avanti. Alla fine di giugno 2017 Bayer ha presentato una richiesta per ottenere  l’autorizzazione dell’autorità antitrust della Commissione europea. Il 22 agosto la Commissione ha avviato la fase II dell’indagine. Di concerto con la Commissione Europea, lunedì 18 settembre Bayer ha depositato un’istanza di proroga dei termini dell’esame di dieci giorni lavorativi fino al 22 gennaio 2018, allo scopo di favorire un’adeguata valutazione in considerazione della portata dell’operazione. «Tenuto conto di tutto ciò, è più probabile una chiusura anticipata della transazione ai primi del 2018 piuttosto che alla fine del 2017. Bayer ha presentato richieste di attestazione a quasi tutte le circa 30 autorità competenti e ha già ricevuto l’approvazione da parte di oltre un terzo di esse».

La precisazione è contenuta in una lunga nota prodotta dalla sede centrale della società per fare il punto sul settore agricolo. Le previsioni sono che «nonostante l’attuale volatilità del mercato, il business Crop Science è in ottima posizione per soddisfare le future esigenze di clienti, del mercato e della società». Secondo i vertici tedeschi, «nel 2017 il mercato globale delle sementi e degli agrofarmaci rimarrà volatile dopo un 2016 debole. Ad ogni modo, l’elevato incremento demografico, i cambiamenti dei modelli di consumo e la crescente domanda dei consumatori di alimenti prodotti in maniera sostenibile hanno un impatto positivo sulla produzione alimentare, sul commercio agricolo mondiale e, da ultimo, sul reddito degli agricoltori. Questi fattori, abbinati alla domanda globale, in continuo aumento, di mangimi e materie prime per biocarburanti porterà ad un ampliamento della domanda a lungo termine che guiderà il nostro business».

La nota sottolinea anche l’impegno della società nell’agricoltura di precisione, in partnership con Bosch e FaunaPhotonics, università, start-up ed organizzazioni senza scopo di lucro come Quantified Planet. Attualmente Bayer fornisce soluzioni digitali in oltre 30 Paesi e punta ad un’ulteriore rapida espansione in questo settore. La nuove tecnologie presentano enormi potenzialità non soltanto in Paesi quali Canada, Stati Uniti, Brasile, Germania, Francia, Ucraina e Russia, ma anche per i piccoli agricoltori dei Paesi in via di sviluppo.

Sul fronte dei nuovi prodotti viene dichiarato: «Siamo estremamente orgogliosi delle nostre soluzioni innovative quali i fungicidi Luna e Aviator xpro e l’insetticida Sivanto, che dimostrano la nostra capacità di innovare. Nonchè le sementi di soia LibertyLink e le varietà di ibrido di colza InVigor con la nostra  tecnologia brevettata per i baccelli. Nel giro di pochi anni questi prodotti hanno iniziato a fornire un contributo significativo al reddito degli agricoltori. Nella pipeline di sviluppo Bayer dispone di una gran quantità di soluzioni per la protezione biologica delle colture, ad esempio Poncho™/VOTiVO™ 2.0. Un secondo batterio complementare aumenta la produttività  del terreno attorno alle radici, il che comporta un incremento delle sostanze nutrienti disponibili di cui la pianta può fare uso». La pipeline R&S di Crop Science possiede 15 principi attivi e traits / traits combinations da lanciare tra il 2017 e il 2020. La pipeline integrata contiene inoltre più di 100 progetti di gestione del ciclo di vita, nonché diverse centinaia di nuove varietà di sementi orticole e di vasto ettaraggio. Di recente, infine, Bayer e Ginkgo Bioworks di Boston hanno sottoscritto un accordo per costituire una nuova azienda operante principalmente sul microbioma vegetale con focus iniziale sulla fissazione dell’azoto. «Migliorando la capacità dei  microbi di mettere fertilizzanti azotati a disposizione delle piante, si offre un importante contributo potenziale all’agricoltura sostenibile e soluzioni di prossima generazione per le vincere le maggiori sfide che gli agricoltori devono affrontare» viene ricordato.

 

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