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DOSSIER ANTI-CAMBOGIA: L'IDENTIKIT DEL NEMICO

da | 7 Giu 2014 | NEWS

Secondo lo studio italiano in base al quale il governo chiederà l’applicazione della clausola di salvaguardia rispetto alle importazioni agevolate dai Pma, il maggior paese beneficiario delle concessioni tariffarie è la Cambogia (e in prospettiva a breve anche il Myanmar) che in virtù del regime previsto dal Regolamento (UE) N. 978/2012 (EBA) può esportare nell’Unione Europea a dazio zero. Rispetto ai “giochetti” del passato (ricordate i Ptom?) questa volta la competizione avviene alla luce del sole nel senso che il riso esportato deve essere originario della Cambogia ai sensi del Reg. (CEE) N.2454/93. Solo il riso coltivato in Cambogia ha dunque titolo per essere esportato a dazio zero nell’UE: né il riso greggio coltivato in altri Paesi e lavorato in Cambogia, né il riso greggio coltivato in Cambogia ma lavorato in altri Paesi. Il riso originario della Cambogia viene esportato dalle industrie risiere rappresentate dalla Federation of Cambodian Rice Exporters e dalla Cambodian Rice Exports Association. I prodotti originari della Cambogia per cui si richiede l’applicazione delle misure di salvaguardia sono: il riso semilavorato lungo B (indica) parboiled (codice NC1006 3027); il riso semilavorato lungo B (indica) non parboiled (codice NC1006 3048); il riso lavorato lungo B (indica) parboiled (codice NC1006 3067); il riso lavorato lungo B (indica) non parboiled (codice NC1006 3098). Il riso cambogiano viene principalmente esportato alla rinfusa o in “big bags” da una tonnellata, destinato ad essere confezionato nell’Unione europea. Una parte del prodotto viene, tuttavia, esportata confezionata all’origine, già pronta per essere consegnata alle catene di distribuzione del mercato comune. Le importazioni di riso confezionato sono in aumento e costituiscono un rischio ancor per tutta l’industria risiera europea, anche quella che oggi si avvantaggia dell’importazione di riso non confezionato: non casualmente, anche alcuni Paesi tradizionalmente retrivi a difendere il riso europeo, come la Gran Bretagna, fanno fronte comune. Gli importatori del riso cambogiano sono imprese industriali e commerciali che hanno la propria sede vicino ai porti di Francia, Germania e Paesi Bassi. In questi tre Paesi viene sdoganato il 65% di tutto il riso cambogiano importato, informa il dossier. (ULTERIORI DETTAGLI ALLE ORE 17)

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