I listini lombardi si muovono, portando novità negative per i risi più pregiati a listino e allineamenti agli apprezzamenti visti ad inizio settimana (LEGGI). Le riserie manifestano una discreta volontà d’acquisto in borsa merci per molte varietà. Resta la predilezione per i tondi. Nella prima rilevazione esente da festività di Ente Risi, tornano a procedere a ritmi ottimali anche i trasferimenti (VEDI).
CONTRATTI DI COLTIVAZIONE PER ARALDO E CENTAURO
L’interesse per il comparto dei tondi risulta importante anche in prospettiva. Gli operatori riferiscono di nuove possibilità di contratto per il prossimo raccolto, per le varietà Araldo e Centauro. Per la prima il prezzo è di 48 €/q ivato con ritiro a raccolto e pagamento previsto per il 23 dicembre 2025. In alternativa, è disponibile un prezzo di 50 €/q lordi con ritiro libero e pagamento a fine febbraio 2026. Per quanto riguarda Centauro, il prezzo è di 53 €/q lordi con ritiro a raccolto e pagamento al 23 dicembre 2025. In opzione, si può scegliere il ritiro libero al prezzo di 55 €/q ivato, con pagamento a fine febbraio 2026. Per le vendite attuali vengono confermati i 70 €/q lordi di Selenio, i 55 per araldo ed Omega ed i 60 alla voce “Centauro Balilla”, visti la prima volta martedì mattina a Vercelli.
Entrambe le borse lombarde si allineano anche ai nuovi passi avanti visti per Crono a 50 €/q lordi. Restano stabili, al contrario, Diva e Sunrose, nonostante gli operatori continuino a riferire che i 42 €/q lordi sono vociferati. Nessuna novità per gli atri lunghi A tipo Ribe, CL 007 e Leonardo, quotati e scambiati ovunque rispettivamente a 45 e 50 €/q lordi. Fermi anche i gruppi Roma, 75 €/q lordi, e Baldo, 70.
ARBORIO E CARNAROLI SI ALLINEANO AI PRECEDENTI CALI, CROLLA VIALONE NANO
Restando tra i risi da interno si registra un ribasso importanti per il gruppo Vialone Nano, calato in modo deciso sia a Milano sia a Mortara, le uniche sedi in cui viene quotato. Il nuovo prezzo ufficiale è di 114 €/q lordi, con un calo di ben 20 €/q. Carnaroli Classico si uniforma ai prezzi piemontesi anche in Lombardia, portandosi a 104 €/q lordi nelle sedi in analisi. Stabili i similari, che si confermano anche scambiati ai 100 €/q lordi in essere nei rari casi di partite dalla qualità merceologica ottimale. Nel capoluogo lombardo si registra anche l’allineamento del gruppo Arborio ai 90 €/q + Iva già ufficiali a Mortara da diverse settimane. Gli operatori, tuttavia, ribadiscono che allo scambio il prezzo massimo ottenibile resta 85 €/q lordi attualmente.
Tali variazioni sono in parte tardive rispetto alle altre sedi, soprattutto per il gruppo Arborio, e in parte inattese, per un gruppo come Vialone Nano la cui disponibilità è ridottissima. Secondo fonti interne alla commissione prezzi della Città della Madonnina questi deprezzamenti per i più pregiati risi da risotto “sono stati fatti su richiesta dei rappresentanti di Confagricoltura Milano e Lodi”. Il loro effetto è stato immediato anche sul listino del riso bianco milanese, dove le denominazioni Arborio e Carnaroli calano di 12 e 16 €/q, mentre Vialone Nano fa segnare un netto – 35 €/q. Dati i ridotti volumi di scambio alla Granaria, viene spontaneo chiedersi se le quotazioni siano state fatte su contratti realizzati (e non stornati in un secondo momento) ma questo fa parte dell’imponderabile. Autore: Ezio BossoPuoi seguirci anche sui social: siamo su facebook. Se vuoi essere informato delle novità, compila il modulo newsletter e whatsapp presente in home page. Per leggere ricette trovi tutto su http://www.risotto.us. Se coltivi anche grano leggi www.granoitaliano.eu.