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LE RIZ NON NACQUE IN PROVENZA

decreto agricoltura
Una storia curiosa sui tentativi falliti di coltivare il riso, per la prima volta in Francia, risale a un paio di secoli fa: accadde nel 1823, nel villaggio di Ceyreste, in Provenza;  non riusciva a reagire ai diversi anni di siccità e i suoi raccolti erano stati distrutti. Gli abitanti da sfamare erano 723 ed erano ormai disperati.  Come ultima risorsa, si rivolsero alla chiesa e decisero di organizzare “una novena e una processione generale” per chiedere la pioggia. Non sappiamo quanto sia stata efficace. Accadde però qualcosa di straordinario. LEGGI L’ARTICOLO.

TUTTO INIZIA DA 71 CHICCHI DI RISO NELLA PROVENZA

Grazie alla generosità del Prefetto, arrivarono a Ceyreste 71 chicchi di riso essiccato dalla Cochinchina (Vietnam meridionale), per sperimentare la coltivazione del riso. Questi chicchi di riso furono distribuiti con entusiasmo a tutti gli sperimentatori volontari del villaggio, risvegliando una grande speranza: tuttavia la gente non sapeva ancora che la coltivazione del riso avrebbe richiesto un’enorme quantità di acqua e pensava di potersela cavare facilmente con questo nuovo cereale.L’avvocato locale, Maître Daniel, piantò cinque piantine nel suo giardino e ne affidò la cura alla moglie, per la quale nutriva grande ammirazione.Il sindaco di Ceyreste, Joseph Azan, scrisse al prefetto, al quale riferiva regolarmente i progressi dell’esperimento, dicendo:  «Uno di questi grani non è mai uscito.

L’altra piantina è morta subito dopo essere spuntata, ma le altre tre hanno prodotto tre piante superbe, più belle di tutte le altre nella zona… Queste piante sono state trovate insieme ad altre piante di specie diverse nella stessa zona».

LA PRIMA MONDINA FRANCESE

La signora Daniel le curava religiosamente ogni giorno, annaffiandole, tenendole d’occhio e guardandole crescere con amore e curiosità. Aveva anche estirpato tutte le erbacce che crescevano: grazie alle annaffiature costanti, le piantine avevano un bell’aspetto. Nel frattempo, Madame Daniel invitò una delle sue sorelle più giovani a rimanere con lei per qualche giorno. Ecco il resto della storia, raccontata da Joseph Azan: «La sorella minore della signora Daniel, che arrivò dopo, avendo visto le tre piante di riso che non conosceva, e credendo che la signora Daniel le avesse lasciate per errore, le estirpò e le gettò nel posto in cui la signora Daniel aveva messo le erbacce».

Solo dopo due ore la signora Daniel si recò in giardino, scoprendo le sue tre amate piante sradicate e arrostite al sole.  Affranta, le recuperò e le ripiantò esattamente nello stesso posto. Per diversi giorni le annaffiò abbondantemente e vegliò sui loro steli appassiti, mentre la povera sorella era sconvolta e non osava più prendere alcuna iniziativa per aiutarla in giardino.

IL PRIMO RACCOLTO

Per i primi giorni continuarono a seccare, ma una bella mattina cominciarono a rinverdire al centro e alla fine produssero un bel raccolto. Il primo raccolto di riso di Ceyreste era appena stato raccolto. Non ce ne sarebbe stato un secondo, perché questa fragile pianta aveva bisogno di luce, calore e di un terreno che potesse essere inondato. Ceyreste non aveva problemi con la luce e il calore, ma l’acqua e l’umidità erano una storia diversa.

La risicoltura fu quindi abbandonata subito dopo la fase sperimentale e solo nella seconda metà del XX secolo fu reintrodotta e intensificata nella Camargue, all’estremità opposta del dipartimento.

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