NUOVI CALI A VERCELLI

I listini si riempiono di segni negativi in un mercato dove permane l’assenza di domanda. Sui bollettini non si registrano solo allineamenti ai già importanti passi indietro visti per tutta la scorsa settimana (leggi l’ultima analisi) ma anche ulteriori cali. Le variazioni sono importanti, nella maggior parte dei casi nell’ordine dei 5 €/q. Siamo per certi versi abituati a tali scostamenti nel recente passato, in positivo come in negativo, ma registrarli in modo così diffuso in diversi comparti rimane qualcosa di sorprendente.

NOVITÀ NEGATIVE A VERCELLI

Partiamo con ordine dalla seduta di Novara lunedì mattina, sede che torna a mostrarsi trainata e non trainante nelle variazioni a listino dopo che in questa annata in alcuni casi era accaduto il contrario. Qui infatti si registra una sola novità rispetto al listino di venerdì, un passo indietro di 3 €/q sui lunghi B, maggiore di 1 €/q rispetto a quello di Mortara, che li porta a 47 €/q lordi.

È la commissione prezzi di Vercelli, in seguito alla seduta di martedì mattina, ad ufficializzare molti nuovi cali, dimostrandosi il punto di riferimento del mercato del risone come di consueto. In questa sede i tondi Omega, Sole e Terra perdono altri 5 €/q, totalizzando un calo di 10 €/q in meno di un mese. La quotazione di riferimento diventa 55 €/q lordi, cifra già annunciata dagli operatori di mercato la settimana scorsa e che oggi ci comunicano essere forse già eccessiva. Perdono altri 5 €/q anche i lunghi A da parboiled, secondo passo indietro di tale portata in due settimane e -15 €/q rispetto a poco più di un mese fa. La valutazione ufficiale diventa così 65 €/q lordi, anche in questo caso con il rischio che questa non sia la fine del deprezzamento.

LUNGHI B RICHIESTI A 45 €/Q

Ulteriore passo indietro anche per i lunghi B, che raggiungono i 45 €/q lordi. Tale quotazione è l’unica a Vercelli insieme a Baldo e similari a non presentare la dicitura nominale o quella scambi limitati, usata nelle voci variate per giustificare il cambiamento nonostante gli scambi quasi nulli sul mercato. Ciò dimostra come a questo prezzo si siano registrati acquisti di questi risoni, al contrario di tutti gli altri a listino. In particolare per il gruppo Baldo risultava ancora richiesto Cammeo, sempre a 90 €/q lordi. Valutazione che mantengono anche I gruppi Roma e S. Andrea/Gloria. Nuovo passo indietro anche per Carnaroli Classico, mentre i similari si allineano al -5 €/q già visto venerdì a Mortara. La varietà più pregiata della risicoltura italiana torna così ufficialmente a 125 €/q lordi.

A MILANO I PREZZI CONTINUANO IL CALO

La seduta di Milano nel pomeriggio di martedì si allinea a tutte queste variazioni, rimanendo più cauta sui risi “indica”, quotati 49 €/q lordi. In aggiunta la sede meneghina, fa figurare altri tre passi indietro. Questi sono meno marcati rispetto a quelli finora citati ma esemplificano le intenzioni di spesa degli industriali, più rappresentati rispetto ai risicoltori su questa piazza. Queste sono state probabilmente non corrisposte in nessun modo a Vercelli e per questo non ancora ufficializzate.

In particolare Selenio e Centauro sono quotati 62,50 €/q lordi mentre il gruppo Arborio scende di 1 €/q a 109 €/q lordi. Entrambe le voci sono rimaste invariate nelle altre piazze anche se gli operatori hanno riportato la possibilità di cali. Il listino del capoluogo lombardo, costellato di segni negativi in quasi tutte le voci, registra anche i passi indietro di Vialone Nano, che torna a 135 €/q lordi pur considerando il numero ristrettissimo di partire disponibili, e Loto. Tale voce, dedicata ai lunghi A da parboiled dal chicco più pregiato e versatile in riseria, è ormai quotata solo in queste sede, dopo che anche il quasi omologo Leonardo ha smesso di esserlo su Vercelli e Novara. Il suo valore di riferimento ufficiale è qui fissato, dunque, a 67,5 €/q lordi. Autore: Ezio Bosso.