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LE NOVITÀ FISCALI CHE INTERESSANO GLI AGRICOLTORI

da | 9 Feb 2023 | Norme e tributi

Baldo

Lo scorso 2 febbraio, Confagricoltura Milano Lodi e Monza Brianza ha organizzato un convegno con gli esperti fiscali nazionali, Nicola Caputo e Filomena Maio, aperto ai tecnici e a tutti gli agricoltori sulle novità fiscali della legge di bilancio 2023. Presente oltre ai relatori anche Francesco Pacchiarini presidente di Confagricoltura Milano Lodi e Monza Brianza. L’affluenza e la partecipazione al dibattito è stata notevole segno che l’argomento è di forte interesse per gli agricoltori.

ESENZIONE IRPEF

La Legge di Bilancio (Legge n.197 del 29 dicembre 2022) conferma anche per il 2023 l’esenzione IRPEF per i redditi dominicali e agrari, mentre per far fronte al caro energia e all’aumento del costo del gasolio proroga i crediti d’imposta anche per il primo trimestre 2023. 

AIUTI PER GLI ACQUIRENTI TERRENI UNDER 40

Tra le novità introdotte dalla Legge di Bilancio 2023, si segnala l’estensione delle agevolazioni per la piccola proprietà contadina per gli acquisti di terreni agricoli da parte di soggetti con età inferiore ai 40 anni che, nell’atto di trasferimento, dichiarano di volersi iscrivere, entro i successivi 24 mesi, nell’apposita gestione Inps per i coltivatori diretti e gli imprenditori agricoli professionali. In questo caso le imposte di registro e ipotecaria sono dovute nella misura fissa, mentre l’imposta catastale è applicata con l’aliquota dell’1%.

ESENZIONE IRPEF PER REDDITI DOMENICALI AGRARI

 La legge di bilancio 2023 conferma l’esenzione IRPEF per i redditi dominicali e agrari. Si stabilisce infatti che, con riferimento all’anno d’imposta 2023, non concorrano alla formazione della base imponibile ai fini dell’imposta sul reddito delle persone fisiche, i redditi dominicali e agrari relativi a terreni dichiarati dai coltivatori diretti e dagli imprenditori agricoli professionali iscritti nella previdenza agricola. Dal 2018 ne beneficiano anche i familiari coadiuvanti del coltivatore diretto. 

«Questa agevolazione viene prorogata di anno in anno ormai da circa sette anni ed è fruibile anche dai soci delle società semplici iscritti nella gestione previdenziale agricola. Non ne possono beneficiare invece i soci di società agricole costituite con denominazione Snc, Sas e Srl». Ha precisato Filomena Maio.

CREDITO PER BENI 4.0

La Legge di Bilancio 2023 ha spostato al 30 settembre 2023 il termine per portare a termine gli investimenti in beni strumentali 4.0 prenotati entro il 31 dicembre 2022 cioè, per i quali, a quella data, l’ordine risulta accettato dal venditore ed è stato pagato un acconto per almeno il 20% del costo di acquisizione.

Nel caso in cui le predette condizioni siano espletate entro il 31 dicembre 2022 sarà possibile usufruire di un credito d’imposta con le percentuali fissate per il 2022 (40% per la quota di investimenti fino a 2,5 milioni di euro). Dal 2023 le percentuali si dimezzeranno. 

Il credito d’imposta è utilizzabile esclusivamente in compensazione in tre quote annuali di pari importo a decorrere dall’anno di avvenuta interconnessione dei beni.

Filomena Maio ricorda che, come confermato dall’Agenzia delle Entrate, “vi è la possibilità, in caso di incapienza dell’utilizzo nell’anno di riferimento, di riporto della quota non utilizzata del credito d’imposta per gli investimenti in beni strumentali 4.0 negli anni seguenti”.

“Inoltre in caso di incapienza la società può trasferire, pro quota, il credito maturato e non utilizzato a ciascun socio. I soci riceventi potranno utilizzare il credito in compensazione con le proprie imposte e i propri contributi previdenziali. Mentre per il coadiuvante tale compensazione non sembra praticabile”. Precisa infine Filomena Maio. 

CUMULABILITA’ DEL CREDITO4.0 CON SABATINI E ISI INAIL

La circolare dell’Agenzia delle Entrate n. 9/E del 23 luglio 2021 precisa che il credito d’imposta per investimenti in beni strumentali nuovi “è cumulabile con altre agevolazioni che abbiano ad oggetto i medesimi costi, a condizione che tale cumulo, tenuto conto anche della non concorrenza alla formazione del reddito e della base imponibile dell’imposta regionale sulle attività produttive, non porti al superamento del costo sostenuto

Quindi l’agevolazione in esame è cumulabile con altre misure relative agli stessi costi ammissibili al credito d’imposta nel limite massimo rappresentato dal costo sostenuto.

La circolare precisa che “al fine di appurare che, a seguito del cumulo degli incentivi, i costi relativi agli investimenti ammissibili al credito d’imposta non risultino coperti oltre il limite massimo, rappresentato dal 100 per cento del loro ammontare, in primo luogo, è necessario individuare i costi riferibili ai beni oggetto di investimento ammissibili a entrambe le discipline agevolative e assumere, quali costi rilevanti ai fini del credito d’imposta, l’importo complessivo dei costi ammissibili, al lordo dei contributi agli stessi correlati, cioè per il loro intero ammontare. Quindi, occorre calcolare il credito di imposta teoricamente spettante, e sommare tale importo teorico a quello degli altri incentivi pubblici concessi sui medesimi investimenti. Il risultato di tale somma non deve superare il “costo sostenuto”.

Filomena Maio precisa tuttavia che, “la circolare del 31 dicembre 2021 n. 33 della Ragioneria dello Stato prevede una modalità di calcolo più restrittiva. Tuttavia, al fine di evitare contestazioni da parte del fisco, occorrerebbe operare utilizzando l’approccio più prudenziale”.

CREDITO 4.0 E PSR

Dopo un chiarimento chiesto dalla regione Sicilia, la direzione generale dell’agricoltura e dello sviluppo rurale della Commissione Europea ha espressa un parere prevedendo che “il sostegno del PSR per gli stessi costi ammissibili può essere concesso in combinazione con i crediti d’imposta. Ma il sostegno cumulato deve rimanere entro i limiti fissati dall’allegato II del regolamento (UE) n. 1305/2013” e quindi entro una percentuale.

“Non ci sono state molte contestazioni sul cumulo tra PSR e credito d’imposta ma evidenziamo comunque di tenere conto delle indicazioni date dalla comunicazione della Commissione europea”. Suggeriscono infine i relatori.

CREDITO D’IMPOSTA PER L’ACQUISTO DI GASOLIO

La legge di bilancio 2023 conferma, anche per il primo trimestre 2023, la possibilità per le imprese agricole, e quelle esercenti attività agromeccanica di usufruire di un credito d’imposta pari al 20% della spesa di carburante impiegato nella trazione dei mezzi strumentali.

Il bonus è fruibile anche per l’acquisto del gasolio e della benzina utilizzati per il riscaldamento delle serre e dei fabbricati produttivi adibiti all’allevamento degli animali. Tale credito d’imposta è utilizzabile entro il 31 dicembre 2023 esclusivamente in compensazione.

Il suddetto credito è cedibile, solo per intero, dalle imprese beneficiarie ad altri soggetti, compresi gli istituti di credito e gli altri intermediari finanziari, senza facoltà di successiva cessione, fatta salva la possibilità di due ulteriori cessioni solo se effettuate in favore di banche e intermediari finanziari iscritti all’albo previsto dall’articolo 106 del testo unico delle leggi in materia bancaria e creditizia e di società appartenenti a un gruppo bancario iscritto all’albo di cui all’articolo 64 del citato testo unico ovvero di imprese di assicurazione autorizzate ad operare in Italia ai sensi del codice delle assicurazioni private.

SI SPERA IN UNA PROROGA

Per le aziende risicole i mesi di gennaio e febbraio sono quelli in cui, in media, i mezzi agricoli vengono poco utilizzati, quindi il beneficio della norma è poco rilevante. Si auspica che questo credito d’imposta venga prorogato anche nei mesi estivi. Qui, le spese per il gasolio (soprattutto per le turbine e per l’irrigazione), impattano fortemente il bilancio dell’impresa risicola.

L’altra criticità che segnaliamo è che la cessione del credito è difficilmente praticabile. Questo vale sia per la burocratizzazione della procedura, sia per la difficoltà delle banche, sommerse dai crediti edilizi, di acquistare i crediti. L’unica strada percorribile sembrerebbe quindi l’eventuale cessione del credito ai soci. Autore: Elettra Bandi

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