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«POLITICI, VENITE IN FIERA A PARLARE DI RISO E DI MERCATI»

da | 20 Feb 2017 | NEWS, Prodotti in campo

Solitamente, a 40 anni si lascia l’Anga per entrare in Confagricoltura. Insomma, è un’età importante quella che compie quest’anno, all’inizio di marzo, la Fiera in Campo®. La manifestazione fieristica di riferimento per il settore risicolo è nata esattamente quarant’anni fa dall’intuizione di Gianmario Delsignore, oggi titolare di Mara e Novak: per quarant’anni i ragazzi dell’Associazione giovanile di Confagricoltura sono riusciti a tenere in vita e a far crescere l’iniziativa, che oggi conta più di 130 espositori. La Fiera in Campo® 2017, 40^ edizione, si terrà dal 3 al 5 marzo presso la fiera di Caresanablot, alle porte di Vercelli e ricalcherà nei lineamenti l’impostazione programmatica e fieristica della scorsa edizione, a partire dall’esposizione di macchinari ed attrezzature agricole, con le ultime e più recenti novità della tecnica e dell’innovazione, che culminerà nelle prove in campo, come sempre attesissime. Ma lasciamo che sia il presidente dell’Anga Giovanni Coppo a condurci per mano dentro la 40esima Fiera in Campo®.

Cominciamo dal manifesto. Cosa riproduce?

Grazie all’aiuto di un grande fotografo come Andrea Cherchi, celebriamo questa particolare ricorrenza con le Alpi innevate che si affacciano sul nostro territorio ed, in primo piano, accanto al trattore Landini che monta ruote da risaia isodiametriche, proprio Gianmario Delsignore, ideatore della Fiera, insieme al nipotino. Fu di Gianmario quest’idea geniale, all’avanguardia nel ‘77, di una esposizione di macchinari agricoli, prima in Italia, che da statica si trasformò in dinamica, la prima esposizione nata dagli agricoltori per gli agricoltori. Erano gli anni dello sviluppo frenetico della meccanizzazione in agricoltura: i cavalli, i buoi e le mondine erano spariti ormai da qualche tempo mentre la meccanizzazione nei nostri campi cresceva a ritmo incalzante. Sperimentazioni, nuovi macchinari, tecnologie sempre in affinamento crearono il bisogno di vedere all’opera tutti questi mezzi uno vicino all’altro in modo tale di consentire all’agricoltore di potersi indirizzare nel miglior modo possibile all’acquisto del mezzo più congeniale alle proprie esigenze: così era quarant’anni fa, così è ancora oggi.

Quali sponsor avete quest’anno?

Landini Italia, storico marchio italiano nella meccanizzazione agricola e della campagna vercellese, sarà presente in Fiera con il loro concessionario Agrigarden Center. Topcon, azienda leader per sistemi legati all’agricoltura di precisione, che recentemente ha scelto Torino come sede mondiale. Ed ancora Agricola Perazzo & Bresciani, tra i più importanti ed apprezzati fornitori di materie prime per l’agricoltura…Ma non solo: c’è Dow AgroSciences, marchio di riferimento nel settore agrochimico, che nel pomeriggio di sabato 3, alle 17, presso il salone Monterosa, presenterà la “Linea tecnica prodotti riso 2017”. Ricordiamo i partner istituzionali, cioè Provincia di Vercelli, Comune di Caresanablot, Camera di Commercio, Ente Risi, Istituto Agrario di Vercelli e poi Donne e Riso che promuoverà anche quest’anno la grande risottata.

Quando si inizia?

Il 3 marzo alle 9 con l’inaugurazione che avverrà con un convegno presso la Sala Monte Rosa del Centro Fiere dal titolo “Risicoltura: la situazione economica e le sfide future”, promosso dall’Associazione dei Laureati in Scienze Agrarie e Forestali di Vercelli e Biella. Verrà presentato lo studio dell’Associazione sul bilancio dell’azienda risicola. L’esposizione aprirà ufficialmente al pubblico nelle giornate di Sabato 4 e Domenica 5 dalle ore 8.30 alle ore 18.00. Le prove in campo avranno luogo su 40 ha di risaia in entrambi i giorni. Accanto ai macchinari più moderni, sarà realizzata, in collaborazione con il Club Cavalli d’Acciaio, un’esposizione di macchine agricole d’epoca. Nella giornata di domenica spazio, come ormai di consueto, ad una passione che accomuna diverse generazioni: il modellismo agricolo. Appuntamento ormai consolidato che vede la presenza di più di 30 espositori provenienti da tutto il nord Italia, oltre a Trattormania, il negozio n°1 in Italia specializzato nel collezionismo agricolo. Sempre domenica alle ore 15.00, in collaborazione con il Lions Club Vercelli e di Santhià, una dimostrazione di come avviene l’addestramento di cani guida per non vedenti. Questo evento si inserisce a conclusione della campagna di raccolta fondi promossa dai Lions Club locali per donare un cane guida ad un non vedente del territorio: grazie ai fondi raccolti nel 2016, tra cui quelli donati dall’Anga di Vercelli-Biella e dal Sindacato Pensionati di Confagricoltura di Vercelli, verrà consegnato un cane guida ad un non vedente di Santhià (Vc). Ed in ultimo, spazio all’allegria: dalle 14 alle 18 la diretta, in Fiera, di Radio Gran Paradiso (RGP), emittente sui 96.7 Mhz, la radio più ascoltata dagli agricoltori piemontesi.

Un cartellone ricchissimo, come al solito. Ma quale in un momento come questo, di crisi per la risicoltura,la Fiera non può essere anche una ribalta politica?

Può essere un piccolo expo per la politica. Ci auguriamo che le istituzioni partecipino numerose e con attenzione, perché a Caresanablot intendiamo lanciare un appello in difesa della risicoltura italiana e contro le importazioni selvagge che hanno messo in ginocchio gli agricoltori e, con loro, il territorio. Per troppo tempo, agricoltura e città si sono guardate con distacco, per troppo tempo non si è capito che noi alimentiamo la città, non solo perché produciamo il cibo, ma perché il reddito agricolo è reddito che produce lavoro e ricchezza su questo territorio. Ecco, è venuto il momento che i vercellesi, i novaresi, i casalesi e i lomellini capiscano che la risicoltura non può essere abbandonata al suo destino, alla mercé di un’Europa sorda alle nostre ragioni. Oggi sul mercato europeo si può vendere liberamente riso asiatico: non ha dazi e può essere coltivato con sostanze chimiche che qui sono vietate. Al convegno metteremo in chiaro che bisogna reintrodurre i dazi ai Pma e che se impongono al riso europeo un limite minimo di residui chimici lo stesso deve valere per il Basmati d’importazione.

 

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