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MORTARA CASTIGA L’INTERNO

da | 26 Mag 2023 | NEWS

tondi

Il periodo di cali continua inesorabile nelle sale di contrattazione dedicate alla risicoltura. Dopo un inizio di settimana caratterizzato da listini in forte ribasso (leggi), anche nella mattinata di ieri a Mortara si registrano nuovi deprezzamenti.

MORTARA: NUOVI CALI NEL MERCATO INTERNO

Il documento emesso dalla commissione prezzi della sede lomellina presenta numerose variazioni negative, al pari dei suoi predecessori. Alcune di queste sono allineamenti a quotazioni già ufficializzate altrove ma non mancano le novità. Le voci che presentano nuovi cali in questa seduta sono tutte appartenenti al mercato interno, gruppi Roma, Carnaroli e Arborio. Tali deprezzamenti sono motivati da un blocco nelle vendite al consumo lamentato con sempre più convinzione dai maggiori industriali. Essi continuano a riferire che a questi prezzi faticano a vendere il prodotto sugli scaffali. Una flessione è pressoché certo che vi sia stata alla luce dei dati forniti da Ente Risi. Le disponibilità trasferibili per il mercato interno oggi non è più così deficitaria, a causa di acquisti ridotti di oltre 1,2 mln di quintali rispetto ad un anno fa. Questi numeri dimostrano uno scenario decisamente negativo per il collocamento del riso che ci caratterizza nel mondo.

I prezzi dei gruppi Roma, Carnaroli e Arborio oggi sono calati rispettivamente di 10, 35 e 15 €/q in confronto al massimo dell’annata. Le quotazioni nette che ne risultano sono 78 €/q per Roma, 100 €/q per Carnaroli classico e e 90 €/q per i similari e per Arborio. Tale deprezzamento si è verificato in gran parte di recente in modo rapido ed è ancora da quantificare l’effetto che avrà nel prezzo al consumo e quindi nelle vendite.  Per questo appare saggio attendere, senza forzare le vendite per questi risoni, in questo momento di assenza di domanda che può spingere ancor più in basso i prezzi.

RICHIESTI LUNGHI B E CENTAURO

Eccezione tra i lunghi A da interno i gruppi Baldo e S. Andrea, che presentano quotazioni stabili. Entrambi molto poco disponibili, il primo è richiesto sul mercato turco ed il secondo è legato principalmente alle scelte di una riseria, che ne gestisce gran parte della commercializzazione. Per quanto riguarda gli altri comparti permane il blocco della domanda, qui motivato non solo dalle difficoltà di collocamento ma anche dalla competizione con la merce estera. I lunghi A da parboiled presentano nella sede lomellina una quotazione ancora maggiore di quelle viste ad inizio settimana, 60 €/q netti contro quelli lordi visti a Vercelli, Novara e Milano. Va considerato che nei pochi scambi registrati il riferimento sono parsi più i 60 €/q lordi.

Per tondi e lunghi B resta elevato anche il dato sulle rimanenze presso i risicoltori, che rende l’offerta sovrabbondante per il periodo. Alla luce di ciò e della scarsa domanda generale non sorprendono i deprezzamenti, che però non proseguono nella seduta di Mortara. Dopo i forti cali recenti siamo forse in fase di assestamento per questi risi. Gli operatori riferiscono, infatti, che le poche richieste d’acquisto pervenute dall’industria riguardano proprio gli “indica” a 45 €/q lordi ed in questa seduta anche Centauro. Questo riso tondo conferma la quotazione di 50 €/q netti, già vista a Milano, ma vene scambiato a 50 €/q lordi. Autore: Ezio Bosso.

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