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MARCIA INDIETRO

da | 24 Mag 2022 | NEWS

prezzi riso

I segnali che si fosse arrivati al limite erano stati chiari in tutte le sedute di settimana scorsa. Infatti compaiono i primi segni negativi sui bollettini.

L’apertura del lunedì a Novara ci consegna un documento in cui vi sono delle voci ancora in crescita. In particolare, il gruppo S. Andrea ed i lunghi A generici si allineano alle precedenti quotazioni di Vercelli, raggiungendo i 75 €/q lordi. Martedì, come detto, compaiono i primi segni negativi, dopo moltissime sedute, nel bollettino di Vercelli. A scendere sono il gruppo Baldo ed i lunghi A generici, che, con un passo indietro di ben 5 €/q sui massimi, tornano a 70 €/q lordi. Il bollettino di Milano resta invariato, non avendo mai portato il gruppo Baldo oltre i 70 €/q lordi e continuando a quotare i lunghi A generici 70-72 €/q lordi.

SEGNI NEGATIVI ATTESI

La situazione continua a vedere un calo nelle richieste della domanda ed una scarsa presenza dell’offerta. Offerta che ormai dispone del 10% circa del risone. I primi segni negativi erano in parte attesi nei comparti interessati, essendo molto difficile ottenere i 75 €/q lordi riportati a listino, già nelle scorse sedute. Per i tipo Ribe, tuttavia, rimangono alcuni compratori disposti a spenderli o almeno ad offrire i 70 €/q netti che compaiono nel listino di Milano. La commissione vercellese ha voluto riportare la valutazione a 70 €/q lordi, ossia il prezzo speso per la maggioranza delle partite proposte.

Sembrano esserci pochi compratori a 75 €/q lordi anche per il gruppo S. Andrea, Sole e gruppo Roma, con quest’ultimo vittima di un errore di quotazione nel bollettino di Novara (portato a 80 €/q lordi), prontamente corretto nella giornata di martedì. Anche i 100 €/q di Selenio e i 60 €/q dei lunghi B sono cifre un po’ indigeste per l’industria, non tutte le riserie sembrano disposti a pagarle.

COSA POTREBBE ACCADERE PROSSIMAMENTE?

Nonostante una generalizzata volontà di abbassare i prezzi da parte dei compratori, manifestata in diversi modi nell’ultimo periodo e che sembra influire sui listini, nel prossimo futuro non dovrebbe potersi instaurare un regime economico di decrescita costante. Il risone disponibile è sempre meno e permangono le ben note difficoltà sul mercato internazionale, anche se alcune importanti partite di merce sono arrivate di recente dall’estero. La situazione sul mercato è comunque mutata nelle ultime sedute e sembra proporre prospettive meno rosee ai risicoltori. Sarà sicuramente difficile vedere nuovi apprezzamenti sui listini delle borse merci, le prossime variazioni nelle voci potrebbero essere in diversi casi il passaggio a non quotato.

PAROLA AI MEDIATORI: NOVARA

«Seduta tutto sommato calma lunedì presso la borsa merci di Novara – spiega Adelio Grassi, mediatore novarese -. Abbiamo riportato a listino unicamente due allineamenti a cifre che erano state abbondantemente proposte già la scorsa settimana. I 75 €/q lordi per i lunghi A non vengono pagati da tutte le riserie ma abbiamo avuto diversi casi in cui ciò è avvenuto. Per questo abbiamo ritenuto opportuno riportarli. In generale, però, in questo gruppo merceologico come negli altri c’è più calma nella richiesta. La disponibilità di risone è ormai minima e ci avviamo a grandi passi verso le battute conclusive di questa campagna di vendita».

PAROLA AI MEDIATORI: MILANO

Il mediatore milanese Stefano Pezzoni aggiunge un commento che si può definire schematico ma reale, nel quale sottolinea la difficoltà a vedere ulteriori futuri apprezzamenti. «Sul mercato permane un contesto caratterizzato da pochi scambi ma, a differenza di quanto avveniva alcune settimane fa, si riscontra un sempre maggior equilibrio tra domanda ed offerta. I prezzi a listino nella nostra sede sono rimasti invariati e sono ormai pressoché nulle le tensioni all’aumento». Autore: Ezio Bosso.

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