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LIMITI PIÙ RIGIDI PER OXADIAZON E TERBUTILAZINA

da | 25 Gen 2018 | Tecnica

fitofarmaci

In merito al PAR (Piano di Azione Regionale) per l’uso sostenibile dei prodotti fitosanitari, a partire dal prossimo 1 gennaio 2018, in Lombardia verranno introdotte misure ancora più restrittive sull’utilizzo delle tre sostanze attive di seguito riportate, il cui uso è già stato regolamentato (in riduzione) negli anni scorsi. Si ricorda, infatti, che già dal 2017 la distribuzione di un prodotto contenente la sostanza attiva Terbutilazina (in post- emergenza), Glifosate e Oxadiazon (in tutte le tipologie di risaia) è ammessa solo con metodologie che consentono la riduzione della deriva di almeno il 30%.

Terbutilazina: dal 2018 è ammesso l’utilizzo di tale sostanza attiva in pre-emergenza sul 50% della SAU aziendale a mais. In alternativa può essere effettuato un diserbo localizzato durante la semina: in tal caso la fascia trattata potrà essere al massimo 50% dell’interfila.

Glifosate: dal 2018 è ammesso l’utilizzo di tale sostanza attiva sul 50% della SAU aziendale. Sono escluse solo le aziende che aderiscono a programmi ufficialmente riconosciuti di agricoltura conservativa.

Oxadiazon: nelle risaie condotte con la tecnica della semina interrata a file e con irrigazione turnata dal 2018 è ammesso l’utilizzo di tale sostanza attiva sul 50% della SAU aziendale a riso.

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