Crescita della produzione agro-alimentare lombarda di qualit e attenzione alla salute dei cittadini: questo il binomio che sta alla base del progetto "Qualit alimentare e salute umana", realizzato da Unioncamere Lombardia e da Villa Beretta, centro di riabilitazione dell’Ospedale Valduce di Como, in collaborazione con i consorzi dei prodotti tipici e di qualit lombardi. Un progetto alla cui base c’ anche il riso italiano, che diventa un ingrediente importante della "dieta bont ". Il progetto crea infatti un circolo virtuoso, attraverso un sistema integrato tra la filiera produttiva del Violone nano del Mantovano e le strutture medico-scientifiche per una sperimentazione a favore dei pazienti ospedalizzati in primo luogo e, in senso allargato, al servizio della salute dei cittadini. Il progetto Qualit alimentare e salute umana si articola in tre aree di intervento tra loro correlate: la ricerca in campo medico-scientifico con lo studio pilota Valutazione dell’efficacia di una dieta con prodotti tipici e di qualit lombardi nelle terapie riabilitative; la campagna di educazione alimentare rivolta ai cittadini lombardi e la campagna di sensibilizzazione rivolta agli operatori sanitari (medici di base, nutrizionisti e fisiatri). Nello studio pilota effettuato dal centro di riabilitazione Villa Beretta di Costamasnaga, nel cuore verde della Brianza, si sperimenta per la prima volta un regime alimentare creato ad hoc, la "Dieta Bont Lombarda", a base di prodotti lombardi di qualit e certificati (carni, formaggi, pesce, salumi, frutta, latte e riso) nel trattamento nutrizionale di pazienti ospedalizzati in terapia riabilitativa a seguito di eventi critici, cardiovascolari o traumatici, per i quali lo stato nutrizionale svolge una funzione rilevante nel processo di recupero. Lo studio pilota interesser nell’arco di 24 mesi, un gruppo di 60 pazienti. "Recenti studi hanno evidenziato nel 20-40% dei pazienti ospedalizzati uno stato di malnutrizione che non viene n riconosciuto n trattato. E, se un’alimentazione corretta costituisce un presupposto importante nei soggetti sani, lo ancora di pi nelle persone ospedalizzate o malate" sostiene il professor Franco Molteni, primario del Centro riabilitativo Villa Beretta, responsabile dello studio pilota. "L’alimentazione costituisce per l’individuo una necessit vitale e il mantenimento di un normale stato di nutrizione essenziale per il benessere di un paziente per un suo pi rapido recupero dello stato di salute" aggiunge. L’impiego innovativo dei prodotti di qualit lombardi all’interno di una dieta bilanciata risponde a un duplice funzione: la valenza nutrizionale e al tempo stesso la valenza di una dieta appagante dal punto di vista psicologico che favorisce lo stimolo alla nutrizione. Accanto alla sperimentazione scientifica della Dieta Bont Lombarda, Unioncamere Lombardia e la clinica Villa Beretta con la collaborazione dei consorzi, avvieranno nei prossimi mesi iniziative di educazione alimentare per valorizzare l’importanza di abitudini dietetiche corrette per la salute dei cittadini e per sensibilizzare gli operatori sanitari del territorio su questo importante tema. Vico Valassi, presidente della Camera di Commercio di Lecco, sottolinea come elemento qualificante del progetto la sua innovativit , anche in funzione dello sviluppo imprenditoriale: "Grazie alla ricerca in campo medico e tecnologico possibile incentivare nuove idee imprenditoriali: penso ad esempio alla possibilit di introdurre e sviluppare biotecnologie nel settore della produzione di alimenti che, partendo da materie prime di qualit , consentano di ottenere cibi funzionali alle diverse esigenze del settore medico. Ma non solo: in una societ caratterizzata da un’et media sempre pi elevata aumenta necessariamente la domanda di prodotti e servizi innovativi per consentire ad ognuno di continuare ad esprimere le proprie capacit ". La Dieta Bont Lombarda nasce dalla professionalit e dall’impegno dei produttori agricoli lombardi che nel corso del tempo hanno conservato le tradizionali modalit produttive e hanno al contempo innovato le loro proposte per rispondere alle nuove esigenze dei consumatori. Ad oggi hanno aderito allo studio pilota ben 13 consorzi e associazioni lombardi: Associazione Produttori Bovini da Carne (Bergamo), Consorzio Allevatori Carni Bovine Bresciane (Brescia), Consorzio Carne Bovina Documentata (Mantova), Consorzio Carni Bovine Scelte (Brescia), Consorzio Qualit della Carne Bovina (Milano), Consorzio per la Tutela del nome Bresaola della Valtellina, Consorzio Tutela Formaggio Gorgonzola, Consorzio Tutela Formaggio Taleggio, Consorzio Tutela Grana Padano, Consorzio Tutela Quartirolo Lombardo, Consorzio Tutela Valtellina Casera e Bitto, Consorzio Pera Tipica Mantovana, Consorzio del riso Vialone nano mantovano.