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INCERTEZZA SUI MERCATI

da | 29 Nov 2020 | NEWS

riso classico

Incertezza. Questa è la parola che più contraddistingue non solo l’attuale situazione di mercato, ma anche quella dell’imminente futuro. «Il mercato di novembre ha chiuso confermando prezzi ancora stabili, anche se alcune flessioni le abbiamo già percepite »– dichiara Alessandro Barberis, mediatore del vercellese (http://www.iloveriso.com).

Le previsioni del mediatore Alessandro Barberis

Purtroppo, come più volte sottolineato da qualche settimana, i vari lockdown nei diversi paesi europei, noi compresi naturalmente, hanno bloccato i consumi di tutti i prodotti legati alla ristorazione, al settore alberghiero/turistico e dell’intrattenimento in generale.

Quali previsioni fa?

«L’esempio, più volte preso in considerazione, è proprio quello legato alla diminuzione del consumo di Sushi, che è in parte causa del crollo del prezzo del risone Selenio e conseguentemente anche del Tondo generico. Su questo comparto, un futuro attenuarsi delle restrizioni socio-economiche attuali, potrebbe far sperare in una ripresa dei consumi».

Qual è la situazione di mercato?

«In generale, dopo un inizio campagna con prezzi tendenzialmente al rialzo e una situazione successiva di stabilità che perdura da qualche settimana, la percezione attuale è quella di un mercato pigro, dove l’industria, che si è districata sino ad ora in un mercato attivo, non sembra rincorrere i prezzi. Le quotazioni raggiunte ad oggi sui risoni del gruppo Arborio e similari e del gruppo Carnaroli e similari sembrano essere piuttosto stabili da più settimane. Solitamente il periodo pre-natalizio era quello contraddistinto da un maggior interesse, ma visto il panorama che si configurerà per queste festività, sarà difficile vedere cambiamenti».

All’estero che si dice?

«Per Baldo, Cammeo e tutte le altre varietà che ruotano intorno al mercato turco, le quotazioni restano stabili, nonostante una richiesta altalenante agli attuali prezzi. Tutto ciò tenendo conto anche dell’offerta concorrenziale di paesi come Bulgaria, Romania e Grecia che servono lo stesso mercato. Una menzione a parte merita il risone Lungo B, posizionato oggi sui 35,00 euro/q. ivato con pagamenti piuttosto lunghi. In quest’ultimo caso l’andamento prossimo non sarà influenzato solamente dalla nostra disponibilità di prodotto, sulla quale oggi si assiste ad un dibattito di stime relative agli ammanchi di semina o cali di produzione, ma, come sempre, dalla capacità/quantità dell’importazione extra UE, nonostante il periodo di emergenza Covid ancora in atto». Autore: Martina Fasani (SCARICA LE RILEVAZIONI DEI PREZZI)

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