Il risotto salva la lingua italiana nel mondo. Se l’idioma di Dante e Manzoni gode ancora di buona salute, al punto che riesce ad esportare parole e ad imporsi nel mondo, soprattutto in ambito enogastronomico, lo deve anche al nostro cereale. La parola "risotto", insieme a stracchino, pizza, panettone, rucola e tiramis entrata infatti nella comunicazione culinaria del villaggio globale. Lo scrive il Corriere della Sera che presenta l’ultima edizione del ®Dizionario della lingua italiana¯ di Rizzoli Larousse, opera di Vittorio Coletti (ordinario di Storia della lingua italiana all’universit di Genova) e Francesco Sabatini (per decenni docente di Letteratura italiana all’Universit di Roma e dal 2000 presidente dell’ Accademia della Crusca). E’ proprio Sabatini a testimoniare che ®spesso il localismo una barriera. In tutti i campi, tranne nella gastronomia. Qui il gusto delle parole viaggia col cibo. E’ una ricchezza da assaporare. Pensiamo a pizza, che ha conquistato il mondo intero. A caciocavallo, pastiera, trenette al pesto, ossobuco, risotto giallo, stracchino, fontina. Un mondo di sapori e parole diventate italiane, per poi contagiare i men del mondo intero¯.