Il PAR (Piano di Azione Regionale per l’uso sostenibile dei prodotti fitosanitari) adottato dalla Regione Lombardia con DGR 3233/2015 ha introdotto, oltre a misure “di mitigazione” per limitare l’utilizzo delle sostanze attive Glifosate, Terbutilazina ed Oxadiazon, anche l’obbligo di compilazione del Registro Elettronico dei Trattamenti in ambiente SISCO. Tale obbligo si applica alle aziende al di sopra di determinate dimensioni secondo la seguente scansione temporale:
– dal 1° gennaio 2016: aziende maidicole con una SAU a mais superiore a 300 ha, aziende risicole con una SAU a riso superiore a 250 ha, aziende viticole con una SAU a vite superiore a 60 ha;
– dal 1° gennaio 2017: aziende maidicole con una SAU a mais superiore a 250 ha, aziende risicole con una SAU a riso superiore a 200 ha, aziende viticole con una SAU a vite superiore a 30 ha, aziende con differente ordinamento colturale con una SAU superiore a 300 ha;
– dal 1° gennaio 2018: aziende maidicole con una SAU a mais superiore a 150 ha, con una SAU a riso superiore a 150 ha, aziende viticole con una SAU a vite superiore a 25 ha, aziende con differente ordinamento colturale con una SAU superiore a 200 ha
L’obbligo di compilazione del Registro Elettronico dei Trattamenti è già in vigore dal 1° gennaio 2016 per le aziende con SAU superiore a 150 ettari situate in Aree Natura 2000 indipendentemente dal loro ordinamento colturale.
La tenuta del Registro può essere effettuata direttamente dall’ agricoltore mediante utilizzo dell’apposito lettore di smart card opportunamente configurato, accedendo al portale SISCO con CRS/CNS ed autenticandosi con l’ apposito PIN, oppure può essere delegata ad un CAA a cui l’agricoltore dovrebbe riferire tutte le operazioni di acquisto, utilizzo … ed eventuale furto subito dei prodotti fitosanitari. Non è ammessa la delega ad agronomi e altri tecnici anche se in possesso dell’abilitazione come consulente fitosanitario.
Purtroppo, sulla base delle segnalazioni ricevute dagli agricoltori, sembra che l’applicativo “Registro Trattamenti” in ambiente SISCO sia tuttora afflitto da numerosi malfunzionamenti che ne rendono di fatto impossibile l’utilizzo. In particolare il database che sottende il sistema non risulterebbe aggiornato, non contenendo molti prodotti di uso comune. Per restare in ambito risicolo, ad esempio, l’applicativo in ambiente SISCO non “carica” il formulato commerciale Beyond, utilizzato in risaia essendo alla base della tecnologia Clearfield. Non solo: il sistema non accetta i prodotti che nel 2016 sono stati oggetto di “autorizzazione di emergenza” come quelli a base di Triciclazolo, Pretilachlor e Propanile. Nel caso del Proponile, addirittura, il database “carica” un formulato commerciale in granuli idrodispersibili fuori produzione da una decina di anni… Ne consegue una evidente impossibilità di utilizzare questo strumento da parte dell’agricoltore o dei suoi delegati. (Sarebbe auspicabile che la Regione Lombardia ci facesse conoscere la natura del problema: non appena l’Amministrazione lo farà – o segnalerà di averlo risolto – informeremo i lettori).