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FATTORIE SOCIALI E DIDATTICHE, NOVITA' IN LOMBARDIA

da | 8 Lug 2014 | NEWS, Riso in cucina

La seduta del Consiglio regionale della Lombardia della scorsa settimana ha avuto esiti concreti per la riforma della legge 31/2008, nota anche come Testo Unico dell’Agricoltura. Fra i provvedimenti introdotti, che rientrano in un più ampio disegno riguardante le disposizioni per la razionalizzazione di interventi regionali negli ambiti istituzionale, economico, sanitario e territoriale, vi è la modifica all’articolo 4 della legge 31/2008, con la finalità di rendere il Sistema informativo regionale operante in ambito agricolo più efficace e rispondente alle esigenze e ai bisogni delle aziende. In particolare con la nuova formulazione dell’articolo 4 (comma 5 lettera b) viene ampliato il contenuto del fascicolo aziendale elettronico dell’impresa agricola, relativamente ai dati dei momenti più salienti della vita dell’impresa, come avvio, modifica e cessazione. Inoltre, informa la Cia Lombardia, sono state approvate alcune modifiche all’articolo 4 ter (comma 2 quater), che riguardano il “Registro unico regionale dei controlli in agricoltura e nel settore agroalimentare” (cosiddetto Ruca), nel quale confluiscono, per ciascuna impresa agricola ed agroalimentare, i dati relativi ai controlli effettuati dai vari soggetti titolari della funzione. “Si tratta di modifiche che non comportano oneri aggiuntivi a carico del bilancio regionale”, ha spiegato l’assessore all’Agricoltura lombardo, Gianni Fava, “ma che semplificano l’accesso di informazioni relative all’azienda ed evitano il moltiplicarsi di procedure a carico delle imprese agricole e agroalimentari”. Con la riforma della legge 31/2008 il Consiglio Regionale ha anche riconosciuto maggiore attenzione e rilevanza alle fattorie sociali e didattiche. Sono state infatti approvate modifiche all’articolo 8 bis, relative alla promozione dell’agricoltura sociale, che tendono ad avviare un percorso di ricognizione delle fattorie sociali, prevedendo la stesura di un apposito elenco e l’adozione di un marchio di riconoscimento, dopo aver sentito la commissione consiliare competente. Viene inoltre introdotto l’articolo 8 ter, che risponde alle medesime esigenze di promozione, ma con riferimento alle fattorie didattiche. (05.07.14)

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